ROMA\ aise\ - Gli effetti che i tagli previsti nella Finanziaria 2009 produrranno sulle comunità italiane all’estero e "Il futuro dell’associazionismo" sono stati i temi del pomeriggio della seconda giornata di lavori dell’Assemblea Plenaria del Cgie in corso a Roma presso il Jolly Hotel di Villa Carpegna. La questione dei tagli apportati dalla nuova finanziaria è stata centrale in quanto,

 nell'impegno di razionalizzare la spesa pubblica in Italia, sono state ridotte notevolmente anche le spese destinate al sistema Italia all’estero. Secondo il rappresentante dell’Udc nel Cgie Francesco Pascalis "è importante affrontare questa nuova situazione di difficoltà tramite un monitoraggio fatto con molta attenzione sulle singole realtà dei vari paesi, nei quali si dovrà valutare le situazioni che vanno davvero sostenute. Al tempo stesso", ha aggiunto Pascalis, "è necessario fare un salto di qualità organizzando in termini diversi il rapporto tra il Ministero degli Esteri e le comunità italiane all’estero tramite gli Enti Gestori dei corsi di lingua e cultura italiana". L’onorevole Fabio Porta, deputato del Pd eletto nella Circoscrizione Estero, nel suo intervento ha evidenziato invece la gravità della situazione paragonandola a "un attacco complessivo alla rappresentanza degli italiani all’estero che parte dal depotenziamento dei Comites, che arriva al Cgie e che inesorabilmente vuole arrivare fino ai parlamentari eletti all’estero". Contraria ai nuovi tagli introdotti dalla finanziaria è anche Daniela Tuffanelli Costa, consigliere Cgie per l’Australia, secondo la quale "distruggono il lavoro di tanti anni, generando grandissimi effetti negativi sulla proiezione internazionale dell’Italia, in particolare per quanto concerne la diffusione della lingua e della cultura". "È giusto battagliare, ma bisogna anche fare un controllo di qualità e di qualità sui soldi investiti per gli italiani all’estero" ha replicato Tommaso Conte, Consigliere Cgie per Germania e Austria. Secondo Mimmo Azzia, Presidente dell’UNAIE, "il problema principale è che non è stato fatto in pieno il dovere di informare la società italiana dei grandi bisogni delle comunità italiane all’estero". Le conclusioni del dibattito "Finanziaria 2009: incidenze sulle politiche in favore degli italiani all’estero" sono state infine raggruppate ed esposte dal Segretario Generale del Cgie Elio Carozza in sei punti principali: portare avanti la battaglia sulla finanziaria in modo condiviso e unitario; sostenere e continuare a battersi tramite la "mozione Micheloni" condivisa e approvata oggi dall’Assemblea, affinché vengano recuperate le somme decurtate; affidare al Comitato di Presidenza la continuazione della mobilitazione nel mondo, in particolare nel mese di gennaio, in tutti i continenti, nei luoghi simbolo dell’emigrazione italiana nel mondo; seguire giorno per giorno il monitoraggio che la direzione generale e il direttore generale Zuppetti saranno tenuti a fare sulla ripartizione dei pochi finanziamenti rimasti; assicurare un dialogo e un’informazione costante in particolare per quanto riguarda la lingua, la cultura e l’assistenza; vedere quale forme di alternativa mettere in campo per avere la possibilità di mantenere un contatto in modo particolare con l’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero. (t.sampaolo\aise)