(fonte aise) - È stata presentata ieri a Roma la proposta di legge "Scudo fiscale per il ritorno dei talenti" che, ispirata dagli interventi dei giovani connazionali al blog di Beppe Severgnini "Italians", arriva ora in Parlamento grazie ad una iniziativa bipartisan. Il testo, infatti, è presentato dal deputato del Pd Enrico Letta,

 ma vede tra i firmatari anche il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl), il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Stefano Saglia (Pdl), Alessia Mosca e Guglielmo Vaccaro, ancora del Pd, ma anche Barbara Saltamartini e Beatrice Lorenzin (Pdl). La proposta, in sostanza, prevede uno scudo fiscale per far rientrare i cervelli emigrati prevedendo dei benefici economici sia a chi viene assunto sia a chi apre una azienda. Per usufruirne bisogna essere avere meno di 40 anni, aver lavorato all'estero per 24 mesi e spostare la propria residenza in Italia entro tre mesi dall'apertura della nuova attività o dall'assunzione. Nella presentazione, Letta ricorda: "i numeri dell’emigrazione italiana ci dicono che è in corso un vero e proprio esodo. Dei circa 4 milioni di residenti all’estero, la metà si è iscritta all’AIRE negli ultimi dieci anni. Questa nuova emigrazione riguarda tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno. Il 44% dei nuovi emigranti proviene dal centro-nord, il restante 56% da sud e isole. È un fenomeno che – dinamiche di crescita a parte – ha poco a che vedere con l’emigrazione storica, quella delle valigie di cartone e delle code ad Ellis Island. Oggi ad andarsene sono soprattutto le persone con un alto grado di scolarizzazione, quelli con grandi motivazioni e capacità". "Molti giovani – prosegue il deputato del Pd – si muovono da sud a nord e numerosi sono quelli che vanno all’estero studiando, avendo successo e talvolta diventando protagonisti nei rispettivi campi d’attività. Oggi, più che mai, il nostro Paese deve poter impegnare in Italia tutti i suoi talenti. Perché la crisi che stiamo attraversando è profonda e strutturale e per uscirne bisogna impegnare tutte le energie, adottando politiche che favoriscano il controesodo di quanti sono impegnati in Europa e nel mondo. Con la presente proposta di legge proponiamo una politica che consenta all’Italia di trasformarsi, recuperando, nel tempo, gran parte dei talenti perduti. Per realizzare questa opportunità, proponiamo di offrire loro uno scudo fiscale che renda interessante e concreta la scelta di ritornare nel loro Paese d’origine". "In pratica – spiega – i benefici fiscali saranno rivolti innanzitutto ai cittadini italiani under 40 che rientrano in qualsiasi regione d’Italia, con la previsione di un bonus fiscale maggiore per coloro che rientrano nelle regioni meridionali e nelle isole. In seconda battuta, sono destinati alle imprese e ai titolari di partita IVA, ma solo alla condizione che i nuovi assunti siano donne under 40 impiegate in sedi ubicate nel meridione o nelle isole. Tutti i benefici di cui alla presente proposta di legge devono rispettare la regola del cosiddetto "de minimis", ovvero non devono essere fruiti dal potenziale beneficiario se, su un arco temporale di un triennio, i benefici complessivamente utilizzati a titolo de minimis superano la soglia di 200.000 euro fissata dal Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006". Questi gli aiuti previsti: "1. per i cittadini italiani under 40, con residenza o lavoro dipendente all’estero da almeno ventiquattro mesi continuativi, che sono assunti come dipendenti, il credito d’imposta è pari ad euro 25.000,00 per ciascun anno e per tre anni, elevabile a 50.000,00 euro se essi sono destinati a sedi ubicate nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna Abruzzo e Molise; 2. per i cittadini italiani under 40, con residenza o lavoro dipendente all’estero da almeno ventiquattro mesi continuativi, che iniziano un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, il beneficio prevede un credito d’imposta fisso, pari ad euro 25.000,00, per ciascun anno per tre anni, e un beneficio variabile pari al 40% delle spese d’investimento in beni materiali e immateriali; 3. per i cittadini italiani under 40, con residenza o lavoro dipendente all’estero da almeno ventiquattro mesi continuativi, che iniziano un’attività d’impresa o di lavoro autonomo in sedi ubicate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise, il beneficio prevede un credito d’imposta fisso, pari ad euro 50.000,00, per ciascun anno per tre anni, e un beneficio variabile pari all’80% per le spese effettuate in sedi ivi ubicate; 4. per le imprese e i titolari di partita IVA che assumono donne italiane under 40, con residenza o lavoro dipendente all’estero da almeno ventiquattro mesi continuativi, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, il credito d’imposta è pari ad euro 500,00 per ogni nuovo assunto, per ciascun mese e per tre anni dall’assunzione, a condizione che i nuovi assunti siano destinati a sedi ubicate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise". Sedici gli articoli che compongono il testo.