In due giorni siamo piombati letteralmente dentro uno dei periodi più oscuri del paese dall’epoca tragica del fascismo. Ieri, in rapida sequenza, la maggioranza parlamentare ha approvato al Senato, tre misure impressionanti per l’oltraggio ai diritti umani che esse rappresentano: UNO: abolizione della norma che vietava la denuncia di persone senza regolare permesso di soggiorno che si presentano in strutture di assistenza per farsi curare.

Tra questi “clandestini” vi sono centinaia di migliaia di badanti che si occupano della cura dei nostri anziani in sostituzione del sistema sanitario nazionale. Dal momento che la clandestinità è divenuta reato, il medico che non denuncerà il migrante irregolare commetterà a sua volta un reato. DUE: Impossibilità di contrarre matrimonio tra italiani ed extracomunitari, se non a condizione che questi ultimi soggiornino regolarmente e lavorino sul territorio italiano. TRE: Istituzione delle ronde di privati cittadini a supporto alle forze di polizia e che avranno facoltà di segnalare alle forze dell'ordine situazioni di "grave disagio sociale" o di "pericolo per la sicurezza pubblica" Solo per un emendamento dell’opposizione, si è evitato che queste ronde potessero essere armate. Oggi pomeriggio, dopo che il Presidente Napolitano aveva fatto presente in modo esplicito e con una missiva inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi, la propria contrarietà all’emissione di un decreto legge sulla vicenda di Eluana Onglaro, alle 14,15 il Governo ha approvato il Decreto legge che vieterebbe l’attuazione di quanto disposto con una sentenza della Corte di Cassazione sulla dolorosa vicenda che da 17 anni la tiene inferma in un letto in uno stato vegetativo. Le misure approvate al Senato sulle questioni dell’immigrazione, (in attesa di essere confermate dalla Camera), sono un segnale inequivocabile, se ce ne fosse ancora bisogno, del livello di degrado morale e di barbarie raggiunto da coloro che governano il paese, dopo che il Ministro degli Interni Maroni, aveva sostenuto letteralmente che “con gli immigrati e clandestini bisogna essere cattivi”. Il decreto legge odierno che vieta l’attuazione di quanto prescritto dalla Corte di Appello di Milano sulla vicenda di Eluana Onglaro, chiude il cerchio dell’aggressione ai diritti umani dei migranti e delle singole persone rispetto alla loro libertà ed autodeterminazione. Una decisione assunta dal più alto livello giurisdizionale viene letteralmente cancellata da una decisione improvvisa del Consiglio dei Ministri, inaugurando una pratica che potrà essere attuata anche in altre occasioni - di diversa natura-, contro legittime decisioni della Magistratura. Si tratta della definitiva messa in discussione del principio costituzionale della divisione dei poteri dello Stato. Si tratta di una messa in discussione radicale dei diritti umani, dalle cure, all’amore, alla libertà individuale, assunta per compiacere la nuova alleanza tra il neorazzismo del nord e il nuovo fondamentalismo cattolico della Curia e del Papa tedesco. Contro lo stato di diritto e contro la laicità dello Stato. Si tratta del nuovo autoritarismo, del nuovo fascismo. E’ indispensabile una immediata mobilitazione che fermi sul nascere le prove di regime all’italiana. E’ importante far sapere a tutto il mondo civile cosa sta accadendo in Italia; anche perché inaugura una serie di “dispositivi integrati”, di metodologie e strategie reazionarie, di inquinamento culturale volti al contenimento e al “depistaggio” della natura e degli effetti attuali e futuri della crisi. Rodolfo Ricci (nella foto) - (FIEI)