Il Presidente Napolitano ha incontrato il Colonnello Moammar El Gheddafi, in visita in Italia. Auspicato un accordo quadro tra UE e Libia L'Italia è impegnata da sempre a rendere il Mediterraneo un'area di pace, di stabilità e di benessere, intensificando le relazioni politiche e diplomatiche con tutti i Paesi della sponda sud del Mediterraneo e contribuendo allo sviluppo della politica euromediterranea".
Queste le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell'incontro con il Colonnello Moammar El Gheddafi, in visita in Italia. Il Presidente Napolitano ha tenuto prima di tutto a sottolineare il valore storico di questa visita, "la prima del Leader libico in Italia e in modo particolare in Quirinale, nella sede della Presidenza della Repubblica. Questa visita cade all'indomani della firma del Trattato di Amicizia sottoscritto a Bengasi che ha chiuso 'definitivamente il doloroso capitolo del passato', ed espresso la 'ferma volontà delle Parti di costruire una nuova fase' del rapporto bilaterale. Noi vogliamo che, come è scritto nel Trattato di Bengasi, questo nuovo rapporto sia caratterizzato da un forte e ampio partenariato politico, economico e in tutti i settori della collaborazione tra i due Paesi". Da qui, anche l'importanza delle intese firmate dai due Governi a Villa Madama, che, come ha affermato il Capo dello Stato, "contribuiranno certamente a dare il via a questa nuova fase, gettando le basi di un più intenso, molteplice partenariato tra l'Italia e la Gran Giamahiria". Nel corso del colloquio, il Presidente Napolitano e il Colonnello Gheddafi si sono confrontati sulle principali tematiche dell'attualità internazionale, ed in particolare sulle prospettive dell'Africa. "Siamo per un forte sviluppo - ha dichiarato il Capo dello Stato - dei rapporti tra Unione Europea e Unione Africana e anche, specificamente, per uno sbocco positivo del negoziato su un accordo quadro tra Unione Europea e Libia". Il Presidente della Repubblica ha richiamato, inoltre, la "assoluta necessità di una soluzione per la crisi mediorientale basata sul riconoscimento delle ragioni delle due parti, della parte palestinese e della parte israeliana, nella prospettiva di una intesa basata sulla formula 'due Stati, due popoli'". "Il colloquio - ha concluso il Capo dello Stato - ci ha permesso di constatare la comunanza di vedute per lo sforzo da compiere al fine di risolvere gravi situazioni di crisi in Africa , in modo particolare lo sforzo congiunto che Italia e Libia possano portare avanti per dare soluzioni in tutti i suoi aspetti alla grave condizione della Somalia. Vorrei dire di aver ascoltato dal Leader libico sui temi più spinosi aperti nel continente africano, parole di grande moderazione e responsabilità . In questo spirito l'Italia si predispone a ospitare e a guidare a L'Aquila nel prossimo mese di luglio l'importante incontro, anzi l'importante serie di incontri del G8 , e si predispone a dare il suo contributo sempre attivo in seno all'Organizzazione delle Nazioni Unite". (ItalPlanet News)