(S.A.) - Il cavaliere, ha sempre negato che esista conflitto di interesse, o, semplicemente ha fatto finta di non vedere il problema, poiché per lui tutto è lecito, come ad esempio, portare in parlamento il suo pool di avvocati difensori, guidato da quel tal Ghedini, che brilla in parlamento per le assenze. Infatti, nella lisya dei più assenti,
risulta essere il secondo dopo Verdini, sempre del PDL, come del PDL sono in primi cinque in graduatoria per le assenze. Evidentemente è gente impegnata in altre incombenze, per cui dal parlamento pigliano solo il lauto stipendio. Ma restiamo nel tema, che oggi vuole essere quello di vedere come il cavaliere premia le sue reti tv e punisce i giornali della carta stampata, mettendo in attoo quanto richiesto all’assemblea dei giovani industriali. In quella occasione, infatti, dopo avere deliziato gli italiani parlando di un ipotetico complotto nei suoi riguardi, ha invitato gli industriali a non dare pubblicità ai giornali ostili che guidano l’eversione. Fedele a questa massima, lui, il cavaliere, che del conflitto di interessi se ne infischia, che modellla la democrazia a suo piacimenti piegandola alle sue esigenze, è il primo a punire i giornali ostili. Lo dimostra il fatto, che facendo un raffronto tra il primo trimestre del 2008, quando a gestire il governo era Romano prodi ed il primo trimestre del 2009, sotto l’illuminata e principalmente disinteressata gestione del cavaliere. Nel primo trimestre del 2008, quindi, la spesa per pubblicità istituzionale prevista da Palazzo Ghigi fu di 932 mila euro, nel primo trimestre del 2009, tale previsione di spesa sale a 3.137.000 euro, con un aumento del 237%. Ma quello che più sorprende, è l’uso che si è fatto di queste somme, considerato che la tv di stato, la pubblicità istituzionale la deve fare gratis. La pubblicità affidata ai giornali quotidiani della carta stampata, passa da € 369.000,00 ad € 9.000,00 con un decremento del 98%. Stessa riduzione, anche s epiù moderata, arriva ai magazine che da € 135.000,00 passa ad € 59.000,00 (-56%) ed internet che da € 151.000,00 passa ad € 67.000,00 (-56%). Di contro, canale 5 passa da € 440.000,00 ad € 2.126.000,00 (+383%), italia 1 passa da € 230.000,00 ad € 536.000,00 (+133%), rete 4, passa da € 163.000 ad € 253.000 (+55%). Un bell’esempio di gestione del potere, che configge con gli interessi personali del padrone del vapore, che in questo modo monopolizza anche i soldi che palazzo Ghigi, residenza istituzionale del cavaliere, spende in pubblicità appunto istituzionale. Ma anche un bell’esempio di come si puniscono gli avversari, quelli che dissentono dalla sua illuminata visione della gestione della cosa pubblica. Ma sono solo gli avversari (nemici) del cavaliere ad essere colpiti, o più semplicemente ci troviamo di fronte ad un attentato alla libertà di stampa ed alla democrazia di questo paese?