(SA) - Alla scenografia del G8 predisposta a l’Aquila, fatta apposta per confondere gli ospiti, per dare di se una immagine di grande organizzatore, immagine certamente meritata, vista la scenografia che ha nesso insieme. A questo aspetto del G8, alle sue indiscusse capacità di organizzatore di feste, di manifestazioni, di eventi, il cavaliere ha affidato la riabilitazione della sua immagine ampiamente compromessa dalle vicende di questi ultimi mesi,

vicende che hanno fatto parlare tutta la stampa estera. Che hanno compromesso non solo l’immagine del cavaliere, ma anche quella dell’Italia. Eccolo la, l’istrione, nascosto dietro il suo solito sorriso stampato in faccia, fare da guida, da cicerone in mezzo alle macerie, da padron di casa in mezzo ad una scenografia opportunamente preparata, che doveva dare questa immagine di grandezza e di grande senso dell’ospitalità, forse esagerato. In effetti, è riuscito nel suo intendo, è riuscito a suscitare l’ammirazione dei grandi della terra, ma anche del popolo, sottoposto al fuoco di fila dei telegiornali che hanno tempestato le gente di notizie tutte ottime sul G8, della bravura del cavaliere e della stima che lo stesso gode tra i potenti della terra. Ma il primo giorno, il cavaliere non poteva certo sottrarsi all’obbligo di relazionare sui lavori del summit, per cui ha indetto la sua prima conferenza stampa sull’argomento, spaziando su informazioni inerenti le tematiche affrontate, i risultati raggiunti, le decisioni prese, il ruolo giocato dall’Italia. Attenti i suoi portavoce e consiglieri, nel momento di passare alla seconda parte della conferenza stampa, quella dedicata alle domande dei giornalisti, hanno subito interrotto tutto, adducendo degli impegni improrogabili, per i quali erano in ritardo. E lui, il cavaliere, che ha fatto? E’ uscito dicendo: “mi dicono che non ci sono domande”, quindi ha ringraziato la stampa e se ne andato, lasciando tutti attoniti di fronte a questa uscita teatrale che metteva in savo il nostro, dalle domande che potevano venire dalla stampa sia estera che nazionale. Un solilquio alla vecchia maniera, come ne abbiamo visti tanti da Vespa, quando il cavaliere spazia per ore senza alcun contraddittorio, dicendo tutto quello che gli pare, senza tema di essere smentito, già, perché ala cavaliere si deve l’invenzione delle apparizioni in televisione senza avere nessuno davanti a contraddirlo, senza doversi confrontare con nessuno, quando ha dovuto farlo, ha preferito abbandonare la scena, come ha fato altre volte in passato e come ha fatto in questa occasione, inventandosi il fatto che non c’erano domande. Più disponibile è stato nella conferenza stampa del giorno dopo, quando non ha potuto evitare la domanda del giornalista della Repubblica, che gli chiedeva conto delle notizie che circolavano sul suo conto e lui ha risposto dicendo pressappoco: “avevate un piano che non è riuscito”. Rievocando in questo modo la teoria del complotto. Poco spazio hanno avuto le manifestazioni di protesta che si sono verificate, anche quella della popolazione dell’Abruzzo, che chiede il rispetto degli impegni presi e che vede scivolare di giorno in giorno la data di consegna delle case promesse, che poi non è dato ancora sapere quante saranno queste case, quanti problemi riusciranno a risolvere e così via. Tace l’opposizione ed il PD, cogliendo l’invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, che aveva consigliato i partiti a mettere da parte le polemiche durante il G8, per non dare l’immagine di un paese più pieno di problemi di quanto già non sia. Cosa farà il cavaliere alla fine di questa avventura? Si sarà anche lui convinto che la crisi è passata, che l’Italia non ha più problemi, che lui non ha problemi, perché sepolti tutti sotto la scenografia del G8 o perché nascosti dietro sondaggi di gradimento molto discutibili? O piglierà finalmente atto che sta dirigendo un governo inadatto a risolvere i problemi del Paese, come è inadatto lui stesso, che rischia di trascinare a fondo l’immagine dell’Italia, sommersa nei suoi problemi personali, che spaccia per complotto eversivo?