L’ultimo atto prima della pausa estiva – l’assestamento di bilancio – con la discussione che si è svolta alla Camera, ha mostrato alcuni possibili punti di convergenza tra i deputati eletti all’estero, e non solo, che fanno capo ad opposizione e maggioranza. Alla ripresa dell’attività dovremo lavorare su questi elementi di convergenza. Lavorare insieme sui progetti di riforma – dagli Istituti di cultura alla rappresentanza,
dalle modalità di esercizio del voto all’insegnamento della lingua italiana. Perseguire l’obiettivo di recuperare risorse ai capitoli destinati agli italiani all’estero, come si è cercato di fare con l’assestamento di bilancio. Continuare l’azione tesa a superare le resistenze su esonero ICI e contributi per la ricostruzione in Abruzzo, che concernono in modo specifico i residenti all’estero. Lavorare insieme per evitare la chiusura di consolati nel mondo, in attesa di un ripensamento complessivo della struttura degli Esteri. Lavorare insieme per ottenere i miglioramenti che auspichiamo alla rete di assistenza ai connazionali all’estero, attraverso i Patronati, ed il superamento definitivo dell’attuale condizione dettata dagli indebiti INPS, che si susseguono a causa del ritardo nell’attuare una verifica dei redditi annuale ed a causa della mancata sanatoria che, per i residenti all’estero, rimane uno strumento indispensabile di equità . Occorre superare definitivamente una pericolosa spirale di subalternità che ruota attorno ai temi degli italiani nel mondo, che rischia di ridurre anche gli spazi di democrazia oltre agli investimenti. Nulle politiche per gli italiani nel mondo è necessario avere chiarezza di idee e condurre un'azione seria allo scopo di recuperare risorse. Ecco perchè abbiamo bisogno di una scelta coraggiosa, di coinvolgere di più e di rendere davvero protagoniste le nostre comunità nel mondo, ma soprattutto di rendere più vicini gli italiani nel mondo all’Italia e alle reali opportunità che esistono di valorizzare le intelligenze, le professionalità e le capacità di tanti italiani che hanno stabilito la loro vita l'estero. (On. Marco Fedi Camera dei Deputati Segretario III Commissione Affari Esteri e Comunitari)