Bruxelles - L'Ue deve rivedere le relazioni con l'America Latina ed i Caraibi e puntare a promuovere la cooperazione e l'uguaglianza socio-economica, partendo dai diritti umani. È questa una delle principali richieste che oltre 100 organizzazioni della società civile di Europa, America Latina e Caraibi hanno presentato a Bruxelles durante il II Forum della Società Civile Ue-Celac, organizzato da Concord Europe e Mesa de Articulación. L'Ue gioca un ruolo rilevante in America Latina, essendo uno dei principali donatori di aiuti allo sviluppo nella regione, nonché il secondo partner commerciale. Tuttavia, l'eccessiva protezione garantita dai governi europei ad alcune multinazionali è causa di un massiccio sfruttamento delle risorse naturali, il che incide sul cambiamento climatico, causa la migrazione forzata delle popolazioni locali e viola i diritti umani. Dal 2001 al 2011 l'esportazione di materie prime dall'America Latina all'Ue è aumentata costantemente, raggiungendo il 52%. Per Laura Sullivan, vice presidente di Concord, confederazione di ong europee per l'aiuto e lo sviluppo, “l'Ue deve costruire una relazione più equa con l'America Latina, assicurandosi che le politiche commerciali siano coerenti con i principi di sviluppo ed il rispetto dei diritti umani, non intaccandone i risultati positivi. Il 2015 è un anno cruciale per gli impegni dell'Ue in ambito sviluppo”. Miguel Santibáñez, coordinatore della Mesa de Articulación, omologo latinoamericano di Concord, ha sottolineato che “nel contesto attuale, le due regioni presentano tendenze preoccupanti e dinamiche simili”. In particolare, ha ricordato, “nelle relazioni bilaterali si dà la priorità agli interessi economici piuttosto che ai diritti umani e alla riduzione della povertà, limitando l'accesso universale a diritti sociali di base”. Dello stesso avviso le reti europee della società civile con sede a Bruxelles, Act Eu Alliance, Cidse, Cifca, Grupo Sur e Oidhaco, che ritengono il forum sia un momento strategico nel lavoro di promozione di relazioni simmetriche tra le due regioni. Tali relazioni devono essere fondate sulla promozione dei diritti umani, della parità di genere, nonché su alternative sostenibili rispetto all'attuale modello economico, al fine di costruire società più eque. Le organizzazioni della società civile partecipanti si augurano che le conclusioni di questo forum, che verranno raccolte in una dichiarazione congiunta, possano sensibilizzare l'opinione pubblica di Ue, America Latina e Caraibi: l’auspicio è che tali istanze siano prese in considerazione dai leader di entrambe le regioni, i quali si riuniranno durante il summit dei capi di Stato e di governo Ue-Celac il prossimo giugno a Bruxelles, per quello che è considerato l'evento di maggiore rilievo politico nelle relazioni tra le due regioni. (NoveColonne ATG)