(SEDUTA N. 414 DEL 24 MARZO 2015)
Signor Presidente,
Onorevoli Colleghi, ho voluto prendere parola per sottolineare alcuni punti che ritengo siano cruciali del decreto in discussione. E lo faccio anche e soprattutto con gli occhi di chi guarda all'Italia dall'esterno. In quanto senatore eletto nella Circoscrizione estero, spesso ho l'opportunità di fare un paragone tra il sistema italiano e quelli della ripartizione che rappresento, Australia in primis. E per questo con convinzione posso guardare al decreto come a uno strumento importante che rafforza l'intero settore bancario italiano adeguandolo allo scenario europeo ed al panorama internazionale. Posso guardare al decreto come ad un nuovo mezzo in grado di consentire e facilitare l’utilizzo dei fondi provenienti dalla gestione cosiddetta separata di Cassa Depositi e Prestiti per operazioni volte a sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Senza contare la positività dell'introduzione di semplificazioni al meccanismo dei finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. Così come positiva è la creazione di una società di servizio. Sarà determinante per favorire il rilancio delle imprese in temporaneo stato di crisi, quella che all'articolo 7 viene definita una Società per azioni per la patrimonializzazione e la ristrutturazione delle imprese. Determinante per le dinamiche europee è anche l'introduzione della definizione di piccole e medie imprese innovative che - una volta approvato il testo in esame - potranno accedere ad alcune delle semplificazioni, agevolazioni ed incentivi che fino ad oggi erano riservati solo alle start-up innovative. Questo è un punto centrale perché consentirà, da qui in poi, di spostare l'azione di governo su politiche mirate che, sia a livello locale e sia a livello nazionale, permetteranno lo sviluppo delle piccole e medie imprese innovative con un conseguente guadagno in termini di capacità attrattiva dell'intera economia italiana. Positivo è anche il provvedimento relativo all'intero settore delle start up. Dare maggiore attenzione a quei progetti in embrione, potenzialmente capaci di diventare aziende di successo e di respiro internazionale, è un segnale importante dell'attenzione che il governo presta a chi ha voglia di crescere, ai giovani, alle idee vincenti. Con questo provvedimento, poi, in tempi davvero brevissimi - entro il 30 luglio 2015, come recita l'articolo 11bis - ci sarà l'opportunità di creare finalmente degli strumenti innovativi per le start-up innovative (scusate il gioco di parole) attraverso un portale informatico che raccoglierà tutti gli interventi normativi relativi al settore delle Start-Up Innovative, evitando spiacevoli sorprese e favorendo di conseguenza i primi passi degli imprenditori del futuro. Interventi come questo risulteranno strategici in previsione del nuovo mercato del lavoro che si formerà da qui ai prossimi anni e di cui i giovani saranno i veri protagonisti, attori principali di quel networking che potrà dare all'Italia una posizione di rilievo e prestigio nel panorama internazionale. Aprirsi verso dinamiche dal respiro mondiale, inoltre, aiuterà l'Italia anche ad abbassare i preoccupanti livelli di disoccupazione giovanile registrati negli ultimi anni. Non dimentichiamo mai che le aziende internazionali - se solo potessero incontrarli - resterebbero colpite dalla preparazione professionale dei nostri under 35. In più occasioni il Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, parlando dei cervelli italiani in fuga, ha affermato che è intenzione del governo creare le condizioni affinché quanti per necessità hanno dovuto lasciare il nostro paese per trovare un posto di lavoro all’estero, possano e vogliano tornare nel nostro bel paese, fra l’altro arricchiti dell’esperienza internazionale. Io penso che questo decreto contribuirà a creare queste condizioni. Per concludere, credo, onorevoli colleghi, che quanto stiamo discutendo oggi in aula si rivelerà nei prossimi anni un intervento importante a favore dell'economia italiana. Un intervento ben calibrato che regalerà importanti opportunità al sistema bancario, alle Piccole e Medie Imprese italiane, ai giovani, all'intero Sistema Paese e che io voterò con convinzione.