Organizzato da Istituto F.Santi, Acli e FILEF, in collaborazione con il Consiglio Comunale della cittadina marchigiana, si è svolto il 10 aprile, il Convegno su Stati Generali e nuova emigrazione All’evento, presieduto da Giuliano Lucarini, presidente della F.I.L.E.F. Marche, hanno portato il loro contributo il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ed il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna. “Posso parlare della realtà civitanovese e marchigiana – ha detto Costamgna – facendo un raffronto tra gli anni ’80 e oggi e posso dire che tante cose sono cambiate. La spina dorsale della nostra economia è venuta a mancare, e mi riferisco alle piccole e medie imprese che sono crollate, e non si sono create nuove professionalità legate all’unica opportunità che abbiamo oggi e cioè all’Europa. Siamo indietro, e questo ci deve allarmare e deve farci capire – da qui l’importanza del convegno – da dove dobbiamo ripartire, e soprattutto come garantire ai nostri giovani i diritti e la possibilità di nuovi progetti di vita. A Civitanova un tempo c’era un tessuto coeso, solidale, oggi si rischia divisione tra i poveri e di far posto a un populismo che mette a rischio i più deboli. Anche la politica deve rendersi più attenta, disponibile e meno dispotica e non complice di una economia selvaggia”. Il presidente dell’istituto F. Santi – marchigiani nel mondo, Roberto Vezzoso, introducendo i lavori, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa che si svolge non a caso a Civitanova Marche, per la sensibilità dei cittadini e degli amministratori di questa città sui problemi dell’emigrazione e della integrazione degli immigrati, ricordando che Civitanova Marche è stata una delle prime realtà cittadine marchigiane ad avviare i gemellaggi con varie città di altre nazioni, a cominciare dall’Argentina, dove numerosa è la presenza di emigrati italiani che hanno onorato, con la loro presenza, le capacità imprenditoriali ed artistiche del nostro Paese. Oltre a Vezzoso sono intervenuti Rodolfo Ricci coordinatore nazionale della FILEF, che ha presentato un quadro dello sviluppo dei nuovi flussi di emigrazione soprattutto giovanile, causata dalla grave crisi economica e dall'insufficienza delle misure dell'attuale governo, come di quelli che lo hanno preceduto; Ricci ha evidenziato, come l'entità degli espatri, riferendosi ai dati forniti da diversi paesi europei (Germania,, Belgio, Olanda, Svizzera) e dall'Australia, sia di 3/4 volte superiore al dato Aire/Ministero dell'Interno italiano. A fronte della consistenza di questi flussi vi è totale assenza di impegno istituzionale e quindi si pone il problema, quantomeno di accompagnare e orientare i nuovi migranti nel loro percorso alla ricerca di un lavoro all'estero. Marco Moroni, presidente regionale ACLI regionali Marche, ha sottolineato l'urgenza di un cambiamento di rotta nelle politiche economiche nazionali e della ripresa di un movimento di solidarietà sociale per resistere e contrastare la crisi; Roberto Ghiselli segretario generale della CGIL Marche, ha criticato le misure governative che scaricano sugli enti locali il peso della tassazione e ha ricordato come, l'aver optato per politiche di mero contenimento dei costi del lavoro, non abbia consentito e non possa consentire il superamento della crisi, poichè, anzi, in questo modo si incentivano comportamenti imprenditoriali negativi, non finalizzati all'innovazione e ad una reale competitività. Ghiselli ha anche lanciato la proposta che si cominci dai territori, in collaborazione con le istituzioni locali e con la rete associativa all'estero, a costruire servizi e momenti di orientamento alle persone che hanno intenzione di andare all'estero alla ricerca di lavoro. Dall'estero, è intervenuto il presidente del Coasit di Saarbrueken, Pettinari, dirigente dei marchigiani in Germania, con un intervento mirato a far emergere il potenziale di risorse interculturale rappresentato dall'emigrazione italiana e la necessità di costruire un raccordo con la nuova emigrazione. Sono inoltre intervenuti diversi rappresentanti di reti giovanili regionali e degli studenti a rappresentare direttamente e con grande chiarezza, lo stato di disagio in cui versano le nuove generazioni anche in una regione, come le Marche, che fino a pochi anni fa godeva di un imponente sviluppo manifatturiero. Rino Giuliani, vicepresidente nazionale dell’istituto Fernando Santi, ha tirato le conclusioni del convegno, ricordando il prossimo evento degli Stati Generali dell'Associazionismo che si svolgeranno all'inizio di luglio a Roma, che costituirà un momento di innovazione e di partecipazione diretta dell'emigrazione italiana in cui si intende far emergere il protagonismo della nuova emigrazione giovanile. Giuliani ha anche precisato che ci troviamo di fronte ad uno snodo della storia del nostro paese in cui è richiesto il recupero della pienezza dei diritti del mondo del lavoro se si vuole avere chance concrete di superare la crisi e di mantenere la coesione sociale. In questo senso, l'impegno dell'associazionismo dell'emigrazione è rivolto a perseguire gli obiettivi di un cambiamento reale del paese che consenta anche di recuperare le grandi risorse di competenze che stanno lasciando l'Italia.