“La risposta che il Governo, tramite il Sottosegretario Mario Giro, ha dato alla mia interrogazione della metà di maggio sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida con il Canada conferma la possibilità di arrivare in tempi brevi a un risultato positivo, anche per l’impegno che la nostra Ambasciata e i funzionari dei Ministeri interessati stanno dimostrando per portare la trattativa a una conclusione. La situazione, come ho già avuto modo di sottolineare in precedenti occasioni, è abbastanza complessa per la natura federale dello Stato canadese. La materia della motorizzazione civile, infatti, in Canada è di competenza delle Province, che sono naturalmente gelose delle loro prerogative. Per questo non basta che si stipuli una convenzione con lo Stato federale, ma è necessario inoltre farne tante quante sono le Province competenti. Una prima bozza di accordo quadro a livello federale risale a circa dieci anni fa; ad esso ha fatto seguito una serie di incontri e scambi di messaggi con i quali si è cercato di equilibrare l’esigenza di una convenzione quadro a livello centrale con il rispetto delle competenze decisionali ed operative dei singoli territori. Un’impostazione resasi necessaria non solo per le ragioni istituzionali già accennate, ma per la forte sensibilità di alcune Province, come il Québec, rispetto al concreto esercizio della loro autonomia. Nella risposta si dice che ora il MAECI e il Ministero dei Trasporti sono in attesa di una valutazione da parte canadese su uno schema di convenzione generale con lo Stato federale che lasci comunque ampi margini decisionali alle singole Province. Nello stesso tempo, vi è la buona notizia che il Governo del Québec, dove vi è una nutrita ed attiva presenza italiana, si è dichiarato disponibile ad addivenire ad un accordo tecnico che possa anche anticipare la convenzione generale. Per quanto mi riguarda, continuerò a seguire con continuità e impegno la situazione finché non si arriverà a risultati concreti. Approfitterò dell’occasione dell’imminente visita a Roma dell’On. Christine St-Pierre, ministro delle Relazioni internazionali e della Francofonia del Québec, per richiamare il problema e cercherò di avere un nuovo incontro con l’Ambasciatore canadese a Roma Peter Mc Govern per sottolineare l’opportunità e l’urgenza di una sollecita definizione della questione”. (On. Francesca La Marca)