“Considero opportuna e dovuta la convocazione della Rogers Media da parte della Commissione canadese che regola il mercato della radio, della televisione e delle comunicazioni (Crtc) per avere spiegazioni sull’interruzione dei notiziari in lingue diverse da quelle nazionali sul canale televisivo Omni. Ad iniziare dai programmi in italiano. L’eliminazione delle trasmissioni rivolte alle maggiori comunità in Canada rappresenta un danno evidente non solo per la tutela dell’identità culturale di milioni di persone che pur provenendo da realtà e tradizioni diverse hanno dato un contributo importante alla modernizzazione e allo sviluppo del Paese, ma per lo stesso profilo interculturale del Canada. Io stessa, appena ho avuto la notizia del fatto, ho immediatamente presentato un’interrogazione al Governo italiano perché, nelle forme dovute e nel rispetto dell’autonomia degli organi decisionali di un altro Paese, intervenisse presso le autorità canadesi per rappresentare il danno che si riverserebbe sulla nostra comunità se la decisione di chiudere le trasmissioni diventasse definitiva. Bene hanno fatto, dunque, coloro che rappresentano la comunità e alcuni sindacati a promuoverne la mobilitazione, che è da considerare opportuna e positiva perché è un dovere di tutti difendere un servizio che si lega alle nostre radici culturali più profonde. Aggiungo la mia voce e il mio appello perché gli organismi che devono decidere sulle sorti delle trasmissioni in lingue diverse tengano conto di questo disagio e di questo allarme. Intanto, per quanto mi riguarda continuerò a sollecitare il governo italiano e le nostre autorità diplomatico-consolari perché facciano ogni sforzo per interloquire positivamente con le autorità canadesi. Il mio augurio, naturalmente, è che il concorso di più forze e di più energie possa indurre il Crtc a chiedere alla Rogers Media di tornare sui suoi passi e di continuare ad osservare il mandato per il quale ha ottenuto le licenze di trasmissione”. On. Francesca La Marca