Gli eletti all’estero – si dice spesso – possono essere un canale di relazioni tra l’Italia e i Paesi di riferimento, soprattutto a beneficio delle rispettive comunità, quella nazionale e quella d’origine. Da tempo cerco di conformarmi a questa regola, richiamando con specifici atti parlamentari il Governo italiano ad una maggiore attenzione sulle problematiche delle comunità che conosco e che visito e, nello stesso tempo, verificando anche presso le autorità di quei Paesi le concrete disponibilità di intervento. Grazie alla cortesia e all’apertura dell’Ambasciatore canadese in Italia, Peter McGovern, mi è stato possibile verificare lo stato di avanzamento di alcune questioni di più diretto impatto per la nostra comunità. Nel contatto avuto qualche giorno fa, infatti, abbiamo potuto compiere un giro di orizzonte su una serie di questioni, di cui mi sembra doveroso dare notizia. Sul problema del reciproco riconoscimento delle patenti di guida, dopo il via libera dato dal Quebec alla definizione di un accordo-quadro a livello federale, che naturalmente non intacca le prerogative di ogni singola Provincia in materia, si dovrebbe essere in uno stadio molto avanzato delle procedure e, quindi,in dirittura finale, almeno per quanto riguarda il documento generale. La stessa cosa si può dire per l’accordo bilaterale di sicurezza sociale, che è nella fase di compimento degli atti finali, necessari per renderlo operativo nel giro di qualche mese. L’Ambasciatore McGovern, sulla sentitissima questione dell’interruzione dei programmi in italiano da parte della Rogers Media ha escluso che, per rispetto dell’autonomia dell’ente, le autorità canadesi possano intervenire direttamente sull’agenzia che concede le licenze di trasmissione, ma ha preso atto, comunque, del forte disagio che sta vivendo la nostra comunità e del desiderio di non vedersi privata di un servizio informativo e culturale essenziale. Circa i visti vacanze-lavoro per i giovani dei due Paesi, sembra scongiurato il rischio di una sua completa abolizione, ma occorrerà cercare in futuro, attraverso il dialogo, le forme specifiche per cercare di offrire tale opportunità a un numero più esteso di persone. Vorrei pubblicamente ringraziare l’Ambasciatore McGovern per la sua disponibilità e per il suo impegno, frutto di uno spirito di servizio nei confronti di una vasta comunità, di cittadinanza e d’origine, che oggi è una parte viva e integrata della società canadese. On. Francesca La Marca