LA MARCA (PD): SODDISFAZIONE PER LA SALVEZZA DEI CORSI DI LINGUA ITALIANA A VAUGHAN E IMPEGNO PER CONSOLIDARE L’ASSETTO FORMATIVO NEL FUTURO
Esprimo la mia sincera e grande soddisfazione per la salvezza dei corsi d’italiano integrati nelle scuole locali, avvenuta a seguito della pur contrastata decisione del Board dello York Catholic District School. Era in discussione uno dei presidi dell’immigrazione italiana in Canada e in ballo 400 classi di italiano in 23 scuole elementari di Vaughan. L’istituzione cattolica, per ragioni di risanamento di bilancio, aveva proposto il drastico ridimensionamento dei corsi di italiano, tagliando gli investimenti relativi, nonostante il sostegno che essi da anni ricevono dal Centro Scuola, storico partner del Provveditorato cattolico. L’approvazione di un tale orientamento, anche se motivata da obiettive ragioni finanziarie, non solo avrebbe colpito al cuore la comunità italiana dell’Ontario, ma avrebbe negativamente inciso sulla qualità della formazione di migliaia di studenti, che attraverso l’acquisizione di un’altra lingua o il recupero di quella originaria, aspirano a rafforzare la loro cittadinanza globale. Per questo atto di lungimiranza e di solidarietà, vorrei esprimere la mia gratitudine e ringraziare sentitamente quanti si sono strenuamente impegnati, dentro e fuori l’istituzione scolastica cattolica, per scongiurare una preoccupante eventualità e difendere una conquista storica della nostra comunità Ora, però, non si può dormire sugli allori. La situazione è obiettivamente difficile per molte delle istituzioni formative che svolgono il loro prezioso servizio e occorre pertanto prevenire prima di alzare barricate quando le situazioni rischiano di diventare irrecuperabili. Io stessa, alle prime avvisaglie del pericolo, ho presentato il 4 giugno 2015 un’interrogazione al Governo italiano per sollecitare un dialogo costruttivo con le autorità scolastiche locali e per considerare l’eventualità di un sostegno integrativo finalizzato alla salvaguardia dei corsi, ricevendo dallo stesso Governo una disponibilità in tal senso. Sono certa che le autorità diplomatiche e consolari, gli organismi di rappresentanza, le personalità più autorevoli della comunità italo-canadese e gli operatori sapranno individuare un percorso capace di riassorbire progressivamente i fattori di rischio e tutelare un assetto formativo che rappresenta una garanzia per migliaia di famiglie e di studenti. Per quanto mi riguarda, confermo la mia piena disponibilità a collaborare ad una soluzione più stabile ed organica.