Il Presidente del Comitato italiani nel Mondo della Camera ha partecipato agli incontri del Presidente del Consiglio con le collettività italiane di Santiago e Lima “Il viaggio del Presidente Renzi in Sudamerica ha una valenza storica che va anche al di là degli aspetti istituzionali ed economici di questa importante missione”, ha dichiarato Fabio Porta, deputato del Partito Democratico eletto in America Meridionale. “Non si tratta soltanto, infatti, del primo viaggio del Primo Ministro in questo continente – ha aggiunto l’On. Porta – ma della ‘prima volta’ di un capo di governo italiano in grandi Paesi come Perù, Colombia o Cuba”. “Venendo in Sudamerica, e visitando ben quattro Paesi, il nostro Presidente del Consiglio ha voluto dare un chiaro e inequivocabile messaggio sulla priorità che l’Italia vuole continuare a dare alla sua presenza in America Latina”. Secondo Porta, che è anche il Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati, “dopo la Conferenza Italia-America Latina del 2014 e il Primo Forum parlamentare italo-latinoamericano di poche settimane fa, questa visita segna un punto di svolta ‘storico’ proprio alla vigilia delle celebrazioni per i cinquanta anni dell’IILA (l’Istituto Italo-Latinoamericano), fondato con lungimiranza nel 1966 da Amintore Fanfani”. “In Sudamerica – continua Porta – vive la più grande comunità di italo-discendenti al mondo, perfettamente integrata con le società di questi Paesi e parte fondamentale delle ‘business community’ latino-americane”. “La nostra collettività in Sudamerica costituisce quindi un ‘asset’ unico e strategicamente prezioso per il rafforzamento della nostra presenza economica e commerciale”. “Non dobbiamo però dimenticare gli aspetti legati al sociale, alla promozione della lingua e cultura italiana e al miglioramento dei servizi consolari”, completa il deputato eletto in Sudamerica. “Il Cile aspetta da diciassette anni la ratifica dell’accordo bilaterale di sicurezza sociale e una simile istanza è avanzata giustamente dalla comunità italiana del Perù e dei peruviani in Italia”. “Insieme agli accordi contro la doppia imposizione fiscale – aggiunge Porta – questi accordi sociali contribuiscono a rendere interessante e reciprocamente tutelata la mobilità dei lavoratori tra questi importanti Paesi, e in Parlamento continuerò a battermi in questo senso”.