L’incontro annuale di coordinamento del sistema Italia consente una puntuale analisi sulla situazione della comunità italiana in Australia e sulle opportunità di crescita e sviluppo dei rapporti bilaterali in tutti i settori. La discussione in corso al Senato sulla legge di stabilità consente un primo esame sulle disposizioni di bilancio e sugli effetti che avranno sulla vita delle nostre comunità. La prima considerazione di carattere generale riguarda gli effetti positivi della manovra nel suo complesso, le misure per la crescita e per il contrasto alla povertà oltre che gli effetti positivi sui consumi e sul ritorno di fiducia per le imprese e per i cittadini. Il giudizio complessivo sulla manovra di finanza pubblica è quindi positivo. Abbiamo un forte investimento verso l’internazionalizzazione con l’aumento dei fondi all’ICE ed un significativo aumento delle risorse per la cooperazione internazionale. Ma se analizziamo con attenzione norme e tabelle, troviamo elementi di preoccupazione per il futuro e immediata drammaticità per i capitoli della Farnesina destinati agli italiani all’estero, per la rete delle camere di commercio e per l’intero sistema dei servizi ai cittadini, sia con l’aumento delle tariffe consolari che con il taglio ai patronati per la tutela previdenziale. Il primo passaggio al Senato, anche grazie al lavoro dei Senatori eletti all’estero, indica una disponibilità, espressa dallo stesso Presidente Renzi, al recupero di risorse per lingua e cultura e per gli italiani nel mondo. Un eventuale voto di fiducia arriverebbe comunque su un maxiemendamento in cui entreranno modifiche apportate in sede di Commissione bilancio. Le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, legge di stabilità 2016, prevedono, al Titolo III, Misure per il disagio, e all’Art. 24, Lotta alla povertà, i presupposti per rispondere alle proposte avanzate dal Presidente dell’INPS Boeri. È istituito un fondo per la lotta alla povertà sul territorio nazionale che sarà finanziato con il riordino di tutto il settore dell’assistenza attraverso il regime pensionistico, inclusi i beneficiari di pensione residenti all’estero. In questo caso quindi il nostro lavoro dovrà essere quello di seguire la fase di determinazione delle misure di “riordino”, lavorando affinché non si cancellino diritti o alterino norme contenute nelle Convenzioni internazionali. Nel passaggio parlamentare legato alla legge di stabilità, dovremmo fissare nella norma, o indicare al Governo, dei paletti molto più rigidi e precisi in vista della fase di riordino. Il taglio di 48 milioni di euro ai Patronati, previsto dal comma 11 dell’art. 33 della legge di Stabilità 2016, insieme alla riduzione delle aliquote di prelievo e all’accesso agli anticipi, determinerebbe una crisi irreversibile, soprattutto all’estero, della rete dei servizi in campo previdenziale. Assente in legge di stabilità norme che introducano definitivamente la parità di trattamento tra soggetti residenti nell’Unione europea-See e soggetti residenti in altri Paesi a proposito dell’applicazione delle norme fiscali previste dagli articoli da 1 a 23 del Tuir, tra queste le detrazioni fiscali per carichi di famiglia. Le Camere di Commercio italiane all’estero subiscono una riduzione delle disponibilità di bilancio pari al 50%. Urgente un nostro intervento anche dopo i tagli, solo parzialmente recuperati, degli anni scorsi. Per quanto concerne scuola e cultura, premesso che è ancora assente un progetto organico di riforma, occorre lavorare per il reintegro del capitolo 3153 della Tabella 6 del Bilancio MAECI e per il recupero complessivo dei tagli al settore della promozione di lingua e cultura nel mondo. Importante garantire la piena funzionalità democratica degli organi di rappresentanza, in attesa di una riforma complessiva. Importante evitare che il pesante taglio alle dotazioni della rete diplomatico-consolari si traduca in nuove chiusure di sedi e lavorare per ottenere che le percezioni consolari rimangano nella disponibilità dei Consolati o comunque del MAECI. Nel disegno di legge di stabilità viene confermata l’esenzione IMU prima casa, quando non locata, per i soli pensionati residenti all’estero ma non viene estesa alla TASI che rimane dovuta per un terzo. Il MEF ha almeno recentemente chiarito che il pensionato potrà scegliere, se possessore di più immobili, su quale chiedere l’esenzione. Anche in questo senso, l’azione emendativa oscillerà tra il chiedere l’estensione dell’esenzione a tutti a modifiche nella direzione di rendere l’esenzione estensibile a tutti i pensionati, non solo quelli titolare di prestazione estera fino alla equiparazione sulla TASI. Questi sono gli aspetti centrali del nostro lavoro in vista della legge di stabilità. Sono già all’esame del Parlamento disegni di legge sul tema della cittadinanza e sulla riforma dell’editoria: continueremo a lavorare su questi temi per garantire parità di trattamento, accesso a diritti, doveri e tutele e ai finanziamenti previsti dallo Stato. On. Marco Fedi