Il passaggio della legge di Stabilità alla Camera ci vede impegnati a migliorare ulteriormente gli interventi a favore degli italiani all’estero e le misure di sostegno all’internazionalizzazione, che già hanno ricevuto dal Governo e dalla maggioranza che lo sostiene un primo riscontro positivo. In Commissione Bilancio siamo nella fase di esame degli emendamenti presentati e passati al rigoroso vaglio di ammissibilità. In nome della trasparenza che deve contrassegnare il rapporto con gli elettori, ci sembra doveroso dare una prima informazione sul nostro impegno emendativo, che nell’insieme si è concretizzato nella presentazione di numerosi emendamenti. Già nella fase di espressione del parere nella Commissione Esteri, il relatore Marco Fedi ha fatto propri alcuni emendamenti (estensione del trattamento fiscale di favore anche ai lavoratori italiani extra UE, maggiore sostegno alla Dante Alighieri, finanziamento per gli adempimenti connessi alla Presidenza italiana del gruppo dei paesi più industrializzati, tutela del patrimonio storico e culturale degli abitanti di Istria, Dalmazia e Fiume e delle minoranze italiane in Croazia e Slovenia), che per questo sono stati approvati dall’intera Commissione e ripresentati dallo stesso relatore. Come eletti all’estero del Pd, in modo unitario, abbiamo chiesto di migliorare gli interventi previsti nei campi dell’internazionalizzazione, reintegrando il cofinanziamento delle Camere di Commercio italiane all’estero; della promozione della lingua e della cultura, prestando migliore attenzione alle scuole italiane non statali paritarie all’estero e alla possibilità di nomina dei supplenti in posti lasciati vacanti dal personale del contingente; del finanziamento degli istituti di rappresentanza (Comites e CGIE); del rafforzamento dei servizi consolari, destinando a tale scopo una parte dei proventi derivanti dai 300 euro per la domanda di cittadinanza; delle esenzioni per carichi di famiglia anche per i lavoratori operanti in aree extra UE; del rafforzamento degli strumenti di informazione; del mantenimento degli incentivi più favorevoli per il controesodo dei ricercatori italiani all’estero; della tutela del patrimonio pubblico immobiliare all’estero. Abbiamo posto, inoltre, la questione di un trattamento più equo per gli italiani all’estero per quanto riguarda l’IMU, la TARI e la TASI, nonché di una riduzione del canone RAI alla luce della nuova regolamentazione. Senza tralasciare l’esigenza di un’estensione delle cure sanitarie urgenti ai figli minorenni degli italiani all’estero in visita temporanea in Italia e l’aumento, dovuto, della 14* per i pensionati residenti all’estero. Assieme a molti colleghi della maggioranza, siamo impegnati con determinazione nell’evitare ulteriori tagli ai Patronati, che all’estero, non meno che in Italia, sono uno strumento indispensabile di servizio e di sostegno sociale per i nostri connazionali. Dopo il vaglio di ammissibilità, questi emendamenti sono al filtro, ancora più impegnativo, delle compatibilità finanziarie. I risultati già ottenuti sono obiettivamente importanti e l’orientamento trasversale della Commissione Esteri che ha assunto e rilanciato le tematiche fondamentali degli italiani all’estero molto significativo e promettente per il futuro. Ora, come italiani, sappiamo che vi sono priorità ineludibili, quali la sicurezza e il recupero delle disparità territoriali e sociali esistenti, che è giusto abbiano un peso assorbente. Ad ogni modo, alla luce dei successi conseguiti nel primo passaggio parlamentare della legge di stabilita per gli italiani all’estero, esprimiamo soddisfazione per il primo risultato conseguito in Commissione Affari Esteri e proseguiremo nel nostro impegno nella Commissione Bilancio. Deputati PD estero: FARINA, FEDI, GARAVINI, LA MARCA, PORTA, TACCONI