DARE AI COMITES NUOVI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E CREARE UNA FILIERA INFORMATIVA PER I NUOVI MIGRANTI
“Gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero stanno vivendo una fase di transizione che è opportuno assecondare in modo positivo, anche per avvicinarsi concretamente ad una loro organica riforma, che comunque necessita di tempi adeguati. Questo è particolarmente vero per i COMITES, che essendo a contatto con i nostri concittadini ne registrano in chiave diretta le esigenze e gli umori. Un segnale da non trascurare è venuto dalla scarsa partecipazione alla prenotazione e al voto per il loro rinnovo, che ha manifestato distacco e disagio. Ora che la ricostituzione è avvenuta, sia pure dopo una lunga pausa, è necessario metterli in condizione di reagire attivamente fornendo loro risorse e strumenti adeguati e facendo concreti passi in avanti, capaci di migliorare il loro rapporto con i connazionali. Per questo, su sollecitazione di alcuni presidenti di COMITES del Nord America e assieme agli altri colleghi del PD eletti all’estero, ho presentato ai Ministri degli Esteri e dell’Interno un’interrogazione nella quale chiedo che ai presidenti dei COMITES siano forniti, con formalità richieste dalla tutela della privacy, gli elenchi dei cittadini residenti nelle rispettive circoscrizioni consolari, in modo che i COMITES possano coinvolgerli più diffusamente e direttamente nelle loro campagne informative e nelle loro iniziative. La transizione, tuttavia, è determinata non solo dai mutamenti che avvengono nel nostro tradizionale insediamento, ma anche dai flussi di nova emigrazione che negli ultimi anni sono cresciuti intensamente. Anche in questo caso, ferma l’esigenza di organizzare una rete di servizi adeguata a sostenere questa inedita situazione, credo sia urgente costruire un sistema informativo mirato per coloro che oggi si dirigono all’estero per ragioni di lavoro. Un sistema idoneo a mettere ciascuno nella condizione di poter contattare nei luoghi di arrivo soggetti istituzionali e associativi capaci di fornire riferimenti in ordine alla prima accoglienza, alle possibilità logistiche, all’iniziale contatto con le autorità e l’amministrazione locali, alle informazioni di lavoro e alle possibilità di inserimento dei figli nel sistema formativo e a quant’altro possa facilitare l’inserimento dei nostri connazionali nelle nuove realtà. Alcuni COMITES, associazioni e Patronati lo stanno già facendo in proprio, ma si tratta di costruire una vera e propria rete completa di informazioni e di facile accesso a distanza. Nella stessa interrogazione, dunque, ho chiesto al Ministro degli Esteri se non intenda dare disposizioni volte a realizzare una filiera informativa rivolta ai nuovi migranti affinché questi siano messi in condizione di ottenere a distanza e in temi rapidi, consultando i siti istituzionali del Ministero e delle sue strutture decentrate all’estero, nonché i siti dei COMITES e del CGIE, le informazioni più dirette ed utili per far fronte alle numerose e complesse problematiche della fase di insediamento. Tutti, a livello di ricerche e di responsabilità istituzionali, evochiamo le nuove migrazioni, ma per la verità poco si sta facendo in termini concreti. Partire da cose fattibili e immediate può servire a camminare in avanti e a corrispondere ad alcune delle esigenze più avvertite dai nuovi migranti”. (Francesca La Marca)