A sessant'anni esatti dall'adesione dell'Italia alla Carta delle Nazioni Unite, la Camera dei deputati, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e le stesse Nazioni Unite organizzano lunedì 14 dicembre alle ore 10 presso l'Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, il convegno dal titolo "Giovani italiani nelle Nazioni Unite: una storia lunga oltre 40 anni - 1955, l'Italia entra nell'Onu - 1973, i primi Junior Professional Officers (JPOs) italiani". I saluti introduttivi saranno della Presidente della Camera, Laura Boldrini, del Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova, del Segretario generale aggiunto per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, Wu Hongbo. Parteciperanno il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, Filippo Grandi, che dal 1° gennaio 2016 assumerà l'incarico di Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, e numerosi italiani che prestano servizio in posizioni di vertice nelle agenzie dell'Onu, nonché molti attuali ed ex Junior Professional Officers, entrati alle Nazioni Unite tramite questo importante programma sostenuto, da oltre quarant'anni, dall'Italia. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv. Il convegno, oltre ai sessanta anni dell'adesione dell'Italia alla Carta delle Nazioni Unite, vuole celebrare il quarantesimo anniversario del Programma Esperti Associati e Giovani Funzionari delle Organizzazioni internazionali, conosciuto come Programma JPO, voluto dall'Onu per promuovere la collaborazione di personale volontario, su finanziamento del Paese di origine, alla realizzazione di iniziative e programmi di cooperazione allo sviluppo. Lo scopo del Programma JPO è quello da una parte di favorire le attività di cooperazione realizzate dalle organizzazioni internazionali associando giovani funzionari qualificati a iniziative di sviluppo, dall'altra di consentire a giovani interessati a intraprendere una carriera internazionale di compiere esperienze professionali rilevanti che possano nel futuro favorirne il reclutamento da parte delle organizzazioni stesse o in altri contesti internazionali.