Nella seduta pomeridiana di oggi, l’on. La Marca è intervenuta in Aula per esprimere la vicinanza ai parenti delle vittime e la solidarietà della Camera alle autorità canadesi a seguito della drammatica vicenda che si è consumata nella cittadina canadese di La Loche. L’on. La Marca nell’occasione ha affermato: “Venerdì 22 gennaio nel piccolo paese di La Loche, nella provincia canadese del Saskatchewan, un giovane armato è entrato nel complesso scolastico locale e ha ucciso quattro persone, ferendone diverse altre, due delle quali versano in gravi condizioni. Questa ennesima notizia di violenza omicida ci riempie di sgomento e di grande tristezza. Niente ferisce di più della violenza perpetrata a danno di persone innocenti, prese a simbolo di folli impulsi di vendetta o di inaccettabili progetti di eversione ideologica e politica. E niente è più inquietante del dover constatare, come in questo caso, che la violenza può diventare un modello di comportamento anche per ragazzi poco più adolescenti, i più indifesi rispetto ai messaggi di ogni genere che provengono dai diversi canali di comunicazione. Tanto più se questi eventi, poi, ricadono in centri destinati alla formazione dei giovani e in comunità aliene da spirito di violenza e sorrette da forti e tenaci vincoli sociali e umani. Quella di La Loche, una delle più tradizionali e coese dell’intero Canada, aveva proprio queste caratteristiche. Da cittadina italiana e canadese vorrei unirmi al dolore dei familiari, ai sentimenti della popolazione di La Loche e al turbamento profondo del popolo canadese. Da parlamentare italiana penso di poter esprimere alle autorità canadesi, anche a nome di tutti i colleghi deputati, il rammarico e la partecipazione della Camera e del popolo italiano, profondamente legato a quello canadese da storici vincoli di amicizia e collaborazione. Questo ulteriore e drammatico evento conferma purtroppo che la lotta contro la violenza e l'impegno per la sicurezza dei cittadini rappresentano priorità inderogabili del nostro tempo, sia a livello globale che a livello locale. Affinché questi episodi non abbiano a ripetersi, dobbiamo moltiplicare il nostro impegno istituzionale e politico e unire le energie morali e civili per perfezionare gli strumenti di prevenzione e controllo e sviluppare la collaborazione anche a livello transnazionale con lo scopo di inaridire il seme della violenza e fermare in tutti i modi possibili le mani omicide”.