Ieri 12 ed oggi 13 luglio iniziative del Patronato della Cgil a Bruxelles 
Una Europa dei diritti e della solidarietà, senza frontiere, e che sappia richiamarsi ai principi fondatori. E' il progetto che l'Inca Cgil, il patronato del sindacato di Corso d'Italia, rilancia in occasione in occasione del 60° anniversario della tragedia di Marcinelle. L'8 agosto del 1956 in Belgio un incendio, scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile di Bois du Cazier, causò la morte di 262 minatori di diverse nazionalità, di cui 136 italiani. "E' innanzitutto importante ricordare i 60 anni dalla tragedia di Marcinelle -spiega a Labitalia la presidente dell'Inca Cgil, Morena Piccinini- e poi anche che l'Inca Cgil era nata in Belgio pochissimo tempo prima della tragedia e ha subito incentrato la sua attività sulle tematiche della tutela degli italiani all'estero e anche degli infortuni sul lavoro. Tematiche e valori che oggi più di ieri vanno rilanciate". E l’Inca rinnova il suo impegno affinché si affermi una 'Europa del lavoro e dei diritti. Senza frontiere'. Con questo spirito il patronato della Cgil celebrerà il ricordo di quella strage con una iniziativa che si articolerà in due giornate, domani e il 13 luglio a Bruxelles. Un programma fitto di incontri, a cui parteciperanno personalità del mondo politico e sindacale europeo e italiano, senza trascurare il ricordo di quelle vittime sul lavoro a cui renderanno omaggio visitando la miniera di Bois du Cazier. Per l’Inca, "è anche l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni europee affinché si impegnino con maggiore decisione a sconfiggere ogni tentativo di ricostruire quei muri, che sono stati abbattuti per consentire la formazione di una comunità democratica e solidale, dove ogni cittadino potesse esercitare il diritto ad avere diritti. Un'idea che era dei padri fondatori e che è sempre stata la nostra -sottolinea Piccinini- e non vogliamo rinunciarvi". Secondo Piccinini "questo anniversario è anche però un'occasione importante per riflettere su che cosa oggi è l'Europa e cosa potrà essere in futuro. Un'Europa che è stata 'creata' proprio da quei lavoratori che negli anni si sono spostati da un Paese all'altro creando diritti e tutele". Diritti e tutele, attacca Piccinini, "che oggi in Europa sono a rischio proprio per l'incapacità dei governi che si sono succeduti. Oggi l'Europa troppo spesso viene dipinta come una matrigna, in troppi paesi diritti e tutele sono stati eliminati dicendo 'l'ha detto l'Europa'". In conclusione per la presidente del Patronato "serve un ritorno all'idea di solidarietà e di integrità che fu alla base dell'Europa dei fondatori. E questa idea oggi a nostro parere è realizzabile, basta la volontà dei governi di farlo, di puntare a diritti unificati a livello europeo. Noi ci crediamo e faremo di tutto per portare avanti questa idea". (Morena Piccinini, presidente Inca)