PER QUESTO GOVERNO E QUESTA MAGGIORANZA LA PROMOZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA ITALIANE ALL’ESTERO SONO UNA COMPROVATA PRIORITÀ
La nuova attenzione che questo governo sta avendo verso gli italiani nel mondo trova importanti riscontri in un campo di provato valore strategico come quello della promozione della lingua e della cultura italiane. Il positivo svolgimento degli Stati generali della lingua italiana nel mondo, tenutisi a Firenze nel corso del mese, rappresenta un segnale inequivocabile sia delle intenzioni del governo in questo campo che delle notevoli potenzialità che il sistema formativo italiano può esprimere. Purché si faccia uno sforzo di maggiore apertura e di dialogo con i soggetti che all’estero hanno dato prova di qualificazione culturale, di professionalità, di efficacia didattica e di efficienza operativa. Lo stesso Presidente del Consiglio, in quella sede, ha annunciato un impegno straordinario a sostegno della lingua e cultura italiane all’estero, quantificato in 50 milioni di euro, che con i tempi che corrono rappresentano una scelta quasi insperabile. Il recupero, per nulla scontato, nell’Assestamento 2016 di 2,6 milioni di euro per i corsi di lingua e cultura costituisce, a sua volta, un atto concreto e mirato altrettanto significativo di una volontà politica inequivocabile. A questo si aggiunge ora l’impegno di reintegrare di 6 milioni il capitolo di bilancio per i corsi di lingua e cultura degli enti gestori. Un impegno espresso chiaramente dal Sottosegretario Amendola nella relazione di governo al Consiglio di Presidenza del CGIE e ribadito su nostra sollecitazione dal Segretario della Farnesina Belloni nell’audizione in Commissione esteri alla Camera. L’Italia sta vivendo grandi emergenze, come quella del terremoto e dell’arrivo dei migranti, che inducono doverosamente a impegnare importanti risorse per fronteggiare queste complesse e dolorose evenienze. In questo sfondo così difficile di problemi, la priorità che questo Governo e questa maggioranza danno alla lingua e alla cultura italiane nel mondo è un orientamento il cui significato non ha bisogno di parole per essere spiegato e valorizzato. L’arrivo in Parlamento della legge di Bilancio 2017 consentirà di mettere al sicuro questo scelte e di intervenire, nei limiti di ciò che è obiettivamente possibile, per dare organicità agli interventi ed eventualmente migliorare la situazione. In vista di questo importante passaggio, invitiamo tutti gli eletti all’estero, le rappresentanze e le forze vive che agiscono tra gli italiani nel mondo a superare polemiche e divisioni artificiose e a convergere, come le nostre comunità ci chiedono di fare, sugli obiettivi comuni, ad iniziare dai corsi di lingua e cultura degli enti gestori, che assicurano un servizio insostituibile a circa 300.000 studenti. È ciò che le nostre comunità ci chiedono di fare, a beneficio degli italiani nel mondo e, prima ancora, dello stesso Paese. I deputati del Pd Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi