ROMA – All’esame della Commissione Cultura della Camera dei Deputati il provvedimento per l’istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo, per il parere richiesto al testo base da trasmettere alla Commissione Affari Esteri. Ad illustrarne il contenuto, in veste di relatrice e in sostituzione di Camilla Sgambato, la presidente della Commissione, Flavia Piccoli Nardelli (Pd), che segnala come il testo preveda l’istituzione della «Giornata nazionale degli italiani nel mondo», individuandola nel 31 gennaio, e come il fenomeno dell’emigrazione italiana sia “da sempre considerato un tratto saliente della nostra storia: ieri con gli emigrati del 1900 in fuga dalla povertà, oggi con la nuova emigrazione dei nostri giovani, in cerca di opportunità e di riconoscimento del loro merito”. In occasione della ricorrenza s’intende “rappresentare, divulgare e valorizzare le esperienze, le attività e il contributo sociale apportato dai cittadini italiani all’estero nel campo della cultura e della lingua italiane, della ricerca scientifica, dell’imprenditoria e delle professionalità nonché della solidarietà internazionale – sottolinea la relatrice, indicando tra la sue finalità anche quella di “favorire e incrementare la consapevolezza che soltanto attraverso percorsi di integrazione e di valorizzazione culturale è possibile assicurare la crescita civile e democratica e contrastare ogni forma di razzismo e xenofobia”. Richiamati di seguito i numeri dell’attuale consistenza numerica degli italiani nel mondo: 4.811.163 iscritti all’Aire al 1° gennaio 2016, cifra di 174.516 unità superiore rispetto al 2014; oltre la metà residenti in Europa (oltre i 2,5 milioni, 53,8%), più di 1,9 milioni in America (40,6%) soprattutto in quella centro-meridionale (32,5%). Il provvedimento prevede che per la Giornata del 31 gennaio siano promossi in Italia e all’estero cerimonie, iniziative e incontri volti a promuovere e divulgare le attività, le esperienze multiculturali e le professionalità acquisite in contesti internazionali dai cittadini italiani all’estero. Dalla sua attuazione – precisa la relatrice – non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Di seguito gli interventi di Antonio Palmieri (FI-PdL) che sottolinea come i dati soprarichiamati “dovrebbero destare preoccupazione in chi ha un ruolo nelle istituzioni” e che si debba tutelare il mantenimento dei legami con i migranti, con un’ottica nuova come quella testimoniata dalla legge destinata ai ricercatori (cosiddetta “controesodo”); e di Bruno Murgia (Misto) che annuncia il voto favorevole al provvedimento, sottolineando come essere italiani all’estero significhi anche “esportare nel mondo le nostre capacità, creatività ed esperienze”. Il seguito dell’esame è quindi rinviato ad altra seduta. (Inform)