Dalla serie di incontri svoltisi a Melbourne arriva forte un segnale in direzione di un rafforzamento dei servizi consolari, soprattutto a Melbourne, oltre alla richiesta di garantire che la tutela previdenziale degli italiani nel mondo continui a muoversi verso l’obiettivo della parità di trattamento. Una intensa giornata di incontri, apertasi con una intervista con Tony Tardio a Rete Italia, emittente radiofonica nazionale, una lunga conversazione con Dario Nelli e Riccardo Schirru de Il Globo ed un incontro informale con i rappresentanti del Com.It.Es., presieduto da Francesco Pascalis, dei Patronati e della Società Dante Alighieri. La discussione e le proposte avanzate, alcune anche innovative, confermano l’impegno di tutti per garantire uno sforzo affinché si superino i ritardi del Consolato Generale di Melbourne, assolutamente ingiustificabili, sia per il rilascio dei passaporti che per la cittadinanza. In questo senso partirà subito un’azione di monitoraggio che sarà affiancata dall’azione parlamentare per avere personale di ruolo ed a contratto locale in grado di assorbire la forte richiesta di servizi. Durante l’incontro sono stati ribaditi i ritardi sul fronte del personale a contratto in tutto il mondo, in particolare i mancati aumenti retributivi, lo stallo sui nuovi contratti in Australia e la retribuzione in valuta locale: aspetti sui quali occorrono risposte rapide. I Patronati, il mondo della tutela previdenziale in generale, chiede non solo che venga riconosciuto il lavoro svolto a tutela dei connazionali, ma che le proposte dell’INPS e del Governo, anche in vista della prossima legge di bilancio, tengano conto delle riflessioni svolte dai Patronati. Sulla 14esima, in particolare, la richiesta è che venga corrisposta dopo la verifica reddituale evitando in questo modo che costituisca indebito per chi non ha diritto a riceverla, ma garantendo che venga pagata a chi ne ha diritto. Alla prossima riunione di coordinamento del sistema Italia, organizzata per il 14 ottobre a Canberra, non solo affronteremo questi temi ma chiederemo che lo sforzo fatto finora in direzione degli enti gestori i corsi di lingua e cultura italiane continui nella direzione di un coinvolgimento diretto nella modifica della circolare 13 e nella identificazione di progetti innovativi che leghino promozione linguistico-culturale e promozione economico-commerciale. In questo senso gli enti gestori debbono poter contare sul quadro complessivo degli investimenti in questo settore e non essere relegati nei tradizionali capitoli di bilancio del MAECI. Importante, infine, segnalare la proposta avanzata con forza per maggiori risorse ai Com.It.Es, con modifiche alla circolare 4, ed al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero affinché possa svolgere il ruolo previsto dalla legge. On. Marco Fedi - Sen. Francesco Giacobbe