Relazione plenaria 22 novembre 2017 – Commissione VII

 Conformemente agli orizzonti per l’anno 2017 indicati nella scorsa plenaria, la Commissione VII si sta occupando principalmente di tre obiettivi :

 

> estendere le bibliografie già stilate

> dare compimento alla “call for best practices” tramite sistematizzazione e analisi dei progetti, che verranno presentati nella prossima plenaria

> proseguire nell’organizzazione di una nuova conferenza mondiale dei giovani, incoraggiati in questo dall’Ufficio di Presidenza.

 BIBLIOGRAFIE ESISTENTI:

Grazie all’aiuto del consigliere Norberto Lombardi la commissione ha approfondito il tema dei musei sull’emigrazione, generando un ordine del giorno presentato in plenaria, per fare confluire il patrimonio e il tema dell’emigrazione all’interno dei percorsi scolastici italiani. Abbiamo infatti considerato che è necessario, oltreché rendere disponibili delle bibliografie, anche adoperarsi perché diventino patrimonio comune.

 CALL FOR BEST PRACTICES

La prossima plenaria sarà l’occasione di presentare i risultati del nostro progetto, che è ancora in fase di lancio. Rinnoviamo la richiesta ai consiglieri di farci pervenire i “buoni esempi” di progetti per la nuova emigrazione in modo da poterne dare conto sul sito e stimolare molti più contributi. Ricordiamo il sito www.nuovemigrazioninuovepratiche.it

 CONFERENZA MONDIALE DEI GIOVANI

Si allega un documento a parte sullo stato di avanzamento della preparazione della Conferenza.

 RIFORMA AIRE

Grazie al Presidente Manfredi Nulli abbiamo potuto avere un breve scambio di battute con la Commissione VI sulla riforma AIRE, tema centrale per le specificità della nostra commissione e che meriterebbe, a nostro avviso, un punto approfondito nella prossima plenaria.

 LAVORO

Abbiamo elaborato e presentato un ordine del giorno sulla possibilità di mettere a disposizione degli italiani residenti all’estero fondi per la formazione. Questi fondi ci consentirebbero, tra le altre cose, di accompagnare i nostri connazionali in un lavoro di qualità all’estero, di internazionalizzare le nostre imprese, nonché di aiutare le comunità di prima emigrazione a mettere a profitto (culturale, economico) le proprie infrastrutture, grazie a giovani formati.

Siamo altresì molto interessati ad essere informati e coinvolti sugli avanzamenti del tavolo sul lavoro.

                                                             CGIE- Commissione VII

Documento sintetico di presentazione della

II Conferenza dei giovani italiani nel mondo – 2018

Cosa                           II Conferenza dei giovani italiani nel mondo

Quando                      Autunno 2018

Dove                          Palermo

Per Chi                       Iniziativa a destinazione di 200 giovani italiani 18/35enni residenti all’estero,                            siano essi di nuova emigrazione o terze/quarte generazioni.                          

Perché                                    Per creare e valorizzare una rete di giovani nel mondo, per cogliere le loro                               aspettative, collegarle con le istituzioni e con le realtà produttive del nostro                              paese.

Storia                          I conferenza Mondiale dei Giovani, dicembre 2008. 400 invitati, iniziativa                                totalmente finanziata e supportata dal Parlamento Italiano, lanciata dal CGIE.

                                   I documenti finali di quella conferenza disponibili sul sito del MAECI.

 Come                         

? coinvolgendo più attori del settore pubblico e privato

A differenza della I conferenza, la II prende atto del mutato contesto economico e anche dell’esigenza, per riuscire nel proprio obiettivo, di coinvolgere diverse realtà pubbliche e private.

? riproponendosi un più approfondito accompagnamento prima e dopo la Conferenza dei giovani coinvolti.

Fondandosi nei lavori e nel protagonismo del CGIE nell’organizzazione della I Conferenza, nonché nelle aspettative di tutti i Consiglieri in questa nuova Conferenza, l’organizzazione della II Conferenza fa tesoro anche dell’esperienza dei partecipanti di allora, coinvolti tramite un questionario già l’anno scorso. Emerge prepotente la necessità di non lasciare cadere gli entusiasmi che un’iniziativa del genere può suscitare, ma anzi continuare nell’impegno.

Stato di avanzamento

Ad oggi (26 novembre 2017) possiamo contare sulla volontà politica espressa dal CGIE di sostenere e organizzare questo evento.

 Possiamo contare sulla candidatura ufficiale della Città di Palermo, che si è impegnata ad un accompagnamento dei nostri lavori sul piano della disponibilità gratuita degli spazi di incontro, di un aiuto nel reperimento di tariffe agevolate per il pernottamento, di contatti con le realtà produttive locali per sponsorizzazioni specifiche, di gratuità dei mezzi di trasporto comunali per i partecipanti all’evento.  Per informazione, la città di Palermo è capitale italiana dei giovani nel 2017 e della cultura nel 2018, avendo scelto come asse del 2018 il tema della mobilità. E’ quindi estremamente motivata ad annunciare lo svolgersi della conferenza entro la fine dell’anno, di modo da poter comunicare su un susseguirsi ideale nelle tematiche del 2017 e del 2018.

 Possiamo contare sulla disponibilità di massima delle Regioni, che, sollecitate durante la plenaria del CGIE della scorsa settimana, attendono uno scritto specifico del MAECI per orientarsi a mettere in bilancio delle spese riguardanti questo evento.

Possiamo contare su un media partner che ci garantirà un sito dedicato, lo streaming dell’evento e possibilità di connetterci con tutti i territori interessati dalle attività di Comites e CGIE.

 Ipotesi di budget

Ipotizziamo un costo di 2.500 euro a ragazzo, per l’organizzazione complessiva dell’evento.

Il nostro obiettivo è che la maggior parte dei fondi sia ottenuto da finanziamenti privati. A questo scopo abbiamo dato mandato ad un volontario esperto nel settore uno studio di fattibilità e un’ipotesi di primi contatti.  Stiamo parlando quindi di 500.000 euro, di cui nella migliore delle ipotesi dovremmo coprire con 200.000 euro di soldi pubblici l’evento, da ripartirsi tra Comune di Palermo, Regioni interessate, MAECI e perché no altri enti pubblici. Nel budget saranno valorizzati i servizi messi a disposizione dagli enti pubblici, al fine di far risaltare maggiormente gli enti più collaborativi.

 Richieste al MAECI

? predisporre un testo in cui si appoggia ufficialmente la conferenza, utile per sollecitare le Regioni e per i finanziamenti privati.

? predisporre una cabina di regia gestionale dell’evento, di modo che l’utilizzo delle risorse pubbliche e private sia trasparente e gestito secondo le necessità ed esigenze del CGIE. Una prima discussione operativa è stata abbozzata con il sempre gentile e disponibile Dott. Giovanni De Vita.

? predisporre un finanziamento economico specifico e un aiuto nel reperimento di altri finanziamenti.

? coinvolgimento della rete diplomatico/consolare nella fase informativa e di selezione dei candidati.

 L’Ufficio di Presidenza del CGIE ha messo in campo la possibilità di creare una concomitanza tra la conferenza mondiale e la convocazione dell’ufficio di Presidenza, di modo da garantire su fondi di funzionamento del CGIE la presenza dell’ufficio di Presidenza. Il MAECI potrebbe contribuire con il finanziamento della partecipazione di altri consiglieri scelti (i presidenti delle commissioni e l’integralità della commissione VII, organizzatrice dei lavori

 

Ordine del giorno

                                          La formazione dei giovani oriundi / di nuova emigrazione

 L’articolo 26 della legge 845/78 permette di promuovere progetti speciali.

 La Commissione VII desidera sollecitare l’utilizzo di questo strumento, come già è stato fatto, per la formazione di italiani non residenti in Europa.

 Questo strumento in passato ha rappresentato una vera e propria misura attiva, da un lato per la professionalizzazione dei nostri giovani all’estero, dall’altro come strumento di internazionalizzazione al servizio delle aziende.

La Commissione VII, nell’ambito delle sue competenze e nel contesto di un dialogo e interscambio generazionale, porta all’attenzione dei colleghi il potenziale di questa misura nel rivitalizzare di luoghi storici e identitari dell’emigrazione italiana.

 Il collegamento con un progetto formativo avrebbe diverse ricadute: connessione tra le comunità storiche con nuovi emigrati o giovani oriundi, sostegno ad un’integrazione lavorativa di qualità dei nostri giovani, connessione con il tessuto produttivo e culturale italiano, sostegno all’imprenditorialità, e, non da ultimo, in alcuni casi specifici, riqualificazione, rilancio e nuova fruizione di beni (spesso di notevole pregio e interesse artistico/culturale) attualmente in possesso delle comunità storiche di italiani all’estero.

 SI CHIEDE

 Al tavolo permanente aperto con il Ministero del Lavoro di farsi carico di queste raccomandazioni e di prevedere un finanziamento per questo genere di progetti speciali che sia fruibile a partire dal 2019.

 La Commissione VII

  Altri firmatari

 Ordine del giorno

 il CGIE a servizio della memoria viva dell’emigrazione

L’emigrazione “storica” offre, ai giovani italiani che emigrano e ai giovani emigrati che desiderano diventare italiani, un patrimonio documentale ed esperienziale che può aiutare le nuove generazioni a contestualizzare il proprio percorso identitario, a cavallo tra paesi di nascita e di approdo.

 Nel primo anno del suo mandato, la Commissione VII ha costituito bibliografie di scritti, di centri di documentazione e di centri museali che costituiscono un sicuro interesse nei confronti di questa missione patrimoniale.

 La Commissione VII prende atto, altresì, del sempre maggiore interesse delle scuole italiane per i percorsi educativi che tocchino il tema delle migrazioni, all’interno del più ampio tema dell’intercultura, nonché del successo di sperimentazioni nelle quali gli studenti si fanno carico di raccogliere testimonianze e documentazioni provenienti dagli archivi domestici custoditi dagli emigrati di prima e seconda generazione e che rischiano di andare dispersi.

 SI CHIEDE

 Che alla prossima riunione plenaria sia dedicato un momento di audizione dei responsabili del Museo nazionale dell’emigrazione, degli interlocutori competenti del Ministero dei Beni Culturali da cui dipende il Museo nazionale dell’emigrazione e del Ministero dell’Istruzione, al fine di ascoltare i loro progetti per la valorizzazione di questo patrimonio e insieme apportare il nostro contributo alla loro riflessione, per trovare un terreno di scambio e rendere più vitale il patrimonio documentale e insieme rendere tangibile un lascito plurigenerazionale.

 La Commissione VII

 Altri firmatari

26 Novembre 2017 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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