GERMANIA - A TRENT'ANNI DA ACCORDO SINDACALE TRANSNAZIONALE DGB, CGIL, INCA E INCA GERMANIA CELEBRANO A BERLINO STORICA COLLABORAZIONE SU UGUAGLIANZA DIRITTI
Lunedì 9 aprile si è svolta, presso la sede nazionale del sindacato tedesco DGB a Berlino, la cerimonia per celebrare i 30 anni dell’accordo
tra DGB e CGIL. Presenti all'iniziativa, i Segretari Generali della DGB Reiner Hoffaman e della CGIL Susanna Camusso , il Presidente del Patronato INCA CGIL Morena Piccinini e dell'INCA Germania Carlo Ghezzi, Stefan Körzell, Segreteria DGB e membro INCA Germania, assieme all'ambasciatore d' Italia in Germania Pietro Benassi. "Un accordo storico, sottolinea l'Associazione ITACA, (che affianca il Patronato INCA nell'impegno transnazionale a sostegno dei giovani expat italiani), siglato alla fine degli anni ’80, con il quale i due sindacati si erano impegnati formalmente a collaborare “sulla base di interessi comuni, nella realizzazione dell’uguaglianza di trattamento e dell’uguaglianza di diritti”, permettendo all'INCA Germania, presente nel Paese dal 1961, di poter contare sul supporto della DGB, sulla competenza e il sostegno dei suoi dirigenti e sulla partecipazione dei propri affiliati, nell'impegno quotidiano a sostegno della piena integrazione sociale dei nostri connazionali emigrati in Germania. Una collaborazione che permette oggi al patronato INCA di essere formalmente presente in più di dieci città tedesche e contare su una rete ancora più ampia di recapiti sul territorio. Le celebrazioni si sono svolte in un clima di straordinaria cordialità, nella reciproca riconoscenza per il lavoro svolto e nella comune volontà di proseguire rendendolo ancora più proficuo. Oltre a celebrare la storia e i risultati ottenuti grazie a questo accordo di collaborazione, prosegue ITACA, aspetto sul quale si è concentrato, in particolare Carlo Ghezzi, i presenti hanno evidenziato come sia stato possibile renderlo particolarmente proficuo grazie al lavoro quotidiano svolto dagli operatori dell’INCA, traducendo in azioni concrete i principi, le rivendicazioni e i valori dei due sindacati". L’auspicio che questo accordo continui a dare, nel tempo, sempre più frutti è stato espresso da Reiner Hoffman e dall'ambasciatore Pietro Benassi. Il quale si è anche soffermato, con profonda attenzione e sensibilità, sul ruolo dei patronati all’estero e sull’importanza di porre il “piano sociale” come obiettivo principale nell’azione riformista dell’Unione Europea. Da molti è stato dichiarato l’auspicio e l’impegno che oggi la grande esperienza dell’INCA all’estero possa essere messa a disposizione non solo degli italiani, ma di tutte le comunità di migranti; partendo proprio dalla competenza e dal radicamento della nostra rete, esistono tutte le condizioni –nella necessaria collaborazione con le forze sindacali- affinché si possano proporre modelli di integrazioni avanzati, concreti e funzionanti. E proprio su questo aspetto si è soffermata il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso. Dopo aver ricordato quale ruolo svolga l’INCA – sia all’estero che in Italia- per assistere e tutelare soprattutto le fasce più deboli della società, Camusso ha richiamato l’attenzione sulle esigenze della cosiddetta “nuova emigrazione” – portatrice di bisogni ed esigenze che possono essere affrontati e soddisfatti solo attraverso una stretta collaborazione tra sindacati europei. Collaborazione ancor più necessaria per affrontare i temi legati a tutte le migrazioni, per dare risposte giuste ed efficaci ed evitare il continuo innalzamento dell’ondata di xenofobia che sembra imperversare ormai su tutta Europa. "Stretta collaborazione tra i sindacati che si traduce nell’incisività del lavoro del patronato, ha concluso Morena Piccinini, per affrontare le sfide della mobilità e delle migrazioni internazionali. Del resto, ha detto la Presidente dell’INCA CGIL, il nostro patronato in Italia non sarebbe quello è, senza il rapporto con la CGIL; ma al tempo stesso non lo sarebbe neanche all’estero, senza il rapporto con i sindacati a noi legati da valori e rivendicazioni e impegni concreti quali la DGB in Germania". (10/04/2018-ITL/ITNET)