ITALIANI ALL'ESTERO - GOVERNO / PARTITI - SEN.GARAVINI (PD/ESTERO):"IL NOSTRO E' PERCORSO COMPLESSO E DIFFICILE...RICORDO PROPOSTE LEGA E M5S SU ISTITUTI ITALIANI ESTERO. NOI DIGA... MA ELETTORI VIGILINO" 

Gli avvenimenti politici in Italia di questi ultimi due mesi che vedono protagonisti le forze politiche

in campo vedono un'evoluzione, talvolta contraddittoria, del faticoso dialogo per la formazione del Governo. L'intervista che segue alla senatrice Laura Garavini, esponente del Partito Democratico eletta dalla Circoscrizione Estero e decana - per presenza in Parlamento - dei parlamentari eletti oltrefrontiera, e' stata fatta nel lasso di tempo in cui la posizione del partito rappresentata dal Sen.Garavini - il PD - si definiva - e si definisce tuttora - per affermazioni dello stesso Segretario reggente del PD Maurizio Martina all'opposizione, fermo restando altre indicazioni che dovessero arrivare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E', dunque, alla luce di tale statu quo che l'intervista deve essere letta dagli Italiani all'estero, parte integrante della piu' ampia comunita' degli italiani, residenti sia in Italia che oltrefrontiera, concetto dalla stessa parlamentare richiamato nel corso dell'ultimo convegno promosso a Roma dal PD sugli italiani all'estero, al quale avevano preso parte numerosi esponenti dei Circoli del PD all'estero. "E' una sfida perché la situazione politica è purtroppo pesante, ci vede non più forza di governo, non più forza di maggioranza, bensì ci vedrà all'opposizione, con 5 stelle e lega che invece hanno conseguito un risultato importante, per fortuna diversamente dall'Europa" afferma la parlamentare del PD in una sintetica ricostruzione dei risultati elettorali. " In Europa invece il nostro risultato è stato molto netto, addirittura maggiore rispetto a quello che avevamo conseguito nelle altre politiche nel 2013, un 32% (a fronte del precedente 31%) che ci fa essere primo partito in Europa, con un forte distacco rispetto alle destre, seconda forza politica, e rispetto anche ai 5 stelle. Questo ci impone ancora maggiore responsabilità proprio perché siamo espressione di una comunità all'estero che, soprattutto in Europa, è ben integrata al di là di quelle che sono le differenze tra Paese e Paese. Una comunità che ha visto da fuori un'Italia che in questi anni ha fatto passi importanti, certo non ancora passi risolutivi, le riforme che abbiamo messo in campo in questi anni sono ancora lì che maturano, se ne vedranno i risultati nel giro dei prossimi anni, alcuni risultati iniziavano già ad arrivare, è chiaro che non sono ancora stati sufficienti per far percepire al cittadino in Italia il miglioramento. Adesso la questione è come si evolverà il quadro politico. Io personalmente auspico che si resti all'opposizione, presumendo che si andrà ad un governo Lega e 5 stelle, quindi il nostro compito sarà quello di spronare queste forze politiche a dimostrare se sono nelle condizioni di tenere fede a tutte quelle promesse che hanno fatto in campagna elettorale, dall'introduzione di un reddito di cittadinanza, all'abbassamento delle tasse, al rifate totalmente le riforme pensionistiche. Insomma tutta una serie di riforme che hanno promesso in queste settimane di campagna elettorale. Sarà nostro compito come opposizione dimostrare che tante di queste promesse non sono realizzabili. Detto questo si tratterà anche di cercare di salvaguardare e garantire tutti quei risultati che eravamo riusciti a conseguire come italiani all'estero, perché questi cinque anni di legislatura, questi quattro anni con i governi Renzi e Gentiloni, sono stati importanti proprio per mettere in campo le riforme importanti per gli italiani all'estero. Penso a promozione di lingua e cultura, ma penso anche ad una impostazione che emergeva bene in quel convegno a cui Lei faceva riferimento. Una legislatura prolifica, cui abbiamo dato una svolta radicale alle politiche per gli italiani nel mondo, partendo dal concetto e dalla convinzione che gli italiani all'estero sono parte integrante del Paese e sono un'antenna del Paese nel mondo. Ed in un mondo così globale come quello odierno avere oltre cinque milioni di proprie antenne, di propri ambasciatori in giro per il mondo è addirittura un valore aggiunto per il Paese. E' partendo da questa visione che abbiamo fatto tutta una serie di modifiche, a partire da una modifica al Ministero degli Affari Esteri che siamo andati a strutturare in modo diverso, prevedendo che il Dipartimento italiani nel mondo non sia più una riserva indiana ma sia stata integralmente inglobata all'interno del Dipartimento Sistema Paese. Quindi promozione del Paese all'estero e da lì tutta una serie di investimenti, ad esempio investimenti nella promozione di lingua e cultura, che non è un qualcosa, diciamo soltanto a favore di chi impara l'italiano, ma anche un valore aggiunto per il Paese, perché tutti coloro i quali imparano l'italiano sono anche indirettamente promotori e fruitori del sistema Paese: turisti, amministratori delegati in grandi aziende o semplicemente consumatori di Made in Italy. Ma anche investimenti nella stessa rete diplomatica italiana all'estero, prosegue la parlamentare, perché anche questa è una forma di lungo braccio delle istituzioni italiane nel mondo e , quindi, anche promozione del sistema istituzionale e del sistema Paese più in generale. Investimenti importanti che si tratta adesso di salvaguardare, perché purtroppo sappiamo che queste forze, in particolare 5 stelle e Lega che presumibilmente andranno al governo, sono le stesse forze politiche che hanno già depositato diverse proposte di legge, vuoi per abolire il voto per corrispondenza, vuoi per abolire il voto ai temporaneamente all'estero, vuoi per abolire organi di rappresentanza come il CGIE. Insomma tutte proposte di legge che ci fanno temere il peggio, proprio perché sappiamo che sono forze politiche che spesso e volentieri nei fatti hanno dimostrato di essere contro gli Italiani all'estero. Dunque, sarà nostro compito fungere da diga per cercare di tamponare eventuali tentativi di rivedere o cancellare le riforme che abbiamo messo in campo in questi ultimi anni" Quanto alla possibilità di smussare la visione perpetuata da queste due forze politiche nei confronti degli italiani all'estero, nel suo caso, in particolare in Europa, la parlamentare del PD afferma "Per quanto riguarda l'Europa si tratta di vedere quale linea intenderanno seguire appunto Lega e 5 stelle, laddove loro troveranno un accordo per fare un governo insieme. In passato sappiamo bene che tutti e due si erano espressi ad esempio per l'uscita dell'Italia dall'Euro, ed anche per venire meno ai patti che l'Italia ha già sottoscritto di rispetto delle regole previste appunto dall'Europa, per esempio in ambito di parità di bilancio. Purtroppo si tratterò di vedere, loro prima o durante la campagna elettorale sono un po' rientrati rispetto a queste dichiarazioni che avevano fatto, ad esempio anche rispetto all'uscita dell'Italia dall'Euro. Adesso alla prova dei fatti si tratterà di vedere cosa intendono fare. ED è, dunque, comprensibile che ci siano già a livello europeo preoccupazioni ed anche proposte. Ad esempio, leggevo in ambito europeo che c'è chi prevede delle formule di regolamentazione ove i singoli paesi non rispettino le regole e vengano meno appunto agli impegni che noi abbiamo già assunto come Paese. Dunque, è comprensibile, è inevitabile che a livello europeo ci si cominci a chiedere cosa fare nel caso in cui all'improvviso l'Italia, come dichiara ad esempio Salvini un giorno si e l'altro pure, non si attenga più al rispetto delle norme previste per tutti, ma si permetta di fare spese "pazze" senza attenersi a quelli che sono i regolamenti, a quelle che sono i rendiconti che semestralmente bisogna fare al'Europa. È chiaro che come forza di opposizione non avremo tutta quella forza, in democrazia se si è forza di opposizione vuol dire che non si hanno i numeri per imporre la propria ragione. Dovremo fare un po' i conti con i numeri e certo noi saremo una forza molto seria che, diversamente da 5 stelle e Lega non colpevolizza a prescindere l'avversario politico. Quindi noi non faremo una opposizione ideologica a prescindere come purtroppo hanno sempre fatto loro. Noi siamo forza seria, forza responsabile a cui sta molto a cuore il bene del Paese, quindi per noi continua ad essere in primis il bene del Paese la priorità numero uno. Personalmente non mi stupirei se un governo 5 stelle Lega alla fine non durasse tantissimo, perché comunque hanno anche delle forti contraddizioni interne, e soprattutto sono entrambi partiti molto egocentrici. Partiti che hanno fatto del populismo il loro dna, la loro chiave di interpretazione dei fenomeni politici, quindi non mi stupirei se due personalismi, forze molto populiste, pur avendo programmi molto simili, ad un certo punto si scontrino, quindi si tornerebbe a votare e verrebbe di nuovo data all'elettore la possibilità di scegliere, quindi è necessario che ci sia anche da parte dell'elettorato molta vigilanza, molta attenzione, a smascherare tutte le promesse che sono state fatte e che poi non vengono mantenute. Qualcuno - afferma Garavini - che promette all'elettore magari 1700 euro che non potrà trovare con il reddito di cittadinanza. Ma dove si prendono questi soldi ? Ecco perchè dico che l'elettore deve anche essere un elettore attento. Noi, come opposizione avremo anche il nostro compito, ma anche l'elettore è chiamato ad essere un elettore vigile, un elettore che si informa".

Poichè residente in Germania ormai da lungo tempo chiediamo alla senatrice Garavini, come abbiano accolto i tedeschi questo cambio di governo in Italia.

"Anche in Germania c'è grande preoccupazione proprio legata al fatto che il riscontro che hanno avuto forze populiste può rappresentare un pericolo non soltanto per l'Italia, ma per la stessa Europa. Tra l'altro - sottolinea la parlamentare del PD - è anche un fenomeno che sta interessando altri Paesi europei. Penso all'Austria, all'Olanda, al pericolo sventato in Francia, penso anche alla stessa Germania perché anche lì c'è stato un aumento notevole di questa forza fortemente xenofoba che è Allianz für Deutschland. Sicuramente è una tendenza preoccupante che proprio in Germania viene vista con particolare attenzione". "Comunque c'è sempre il rispetto di quella che è la volontà popolare, quindi c'è correttezza istituzionale rispetto a scelte che ha fatto il popolo italiano e che comunque vanno rispettate. Però un rischio secondo me molto forte è che l'Italia sia totalmente spazzata via da quei campi da gioco in cui poi si gioca il futuro dell'Europa, perché è indubbio che la nuova coalizione CDU SPD in Germania e la compagine di governo di Macron in Francia rappresenta il futuro, il rilancio dell'Europa. Noi avremmo potuto essere non soltanto terza gamba ma attore protagonista alla luce dell'uscita della Gran Bretagna, con la Brexit, invece in questo contesto siamo totalmente assenti ed irrilevanti per quello che è invece il futuro dell' Unione Europea.

" Riuscira' il Partito Democratico a quel 40% di alcuni anni addietro ?

"Sicuramente ci lavoriamo ! In Europa abbiamo dimostrato che addirittura possiamo crescere, nonostante si trattasse di una campagna elettorale molto insidiosa, problematica. Non dimentichiamo che le destre si sono compattate: hanno avuto l'intelligenza strategica di unirsi sulla scia del sistema elettorale prodotto dal Rosatellum in Italia, quindi rappresentavano appunto una forza insidiosa, al tempo stesso noi eravamo spaccati, per di più anche non uniti insieme a forze come ad esempio Più Europa o altre minori. Dunque in questo contesto è stata una campagna elettorale molto difficile, anche a livello europeo. Nonostante tutto, però, siamo riusciti a dimostrare che possiamo addirittura crescere come forza politica. Dunque è un percorso complicato, un percorso arduo e difficile, ma è quello che vogliamo percorrere".

Domanda: Siete pronti ad affrontare nel 2019 le elezioni per il nuovo parlamento europeo ?

"E' un appuntamento molto importante e mi auguro che si riesca a ripristinare quella grande passione politica che ci ha consentito alle ultime tornate di conseguire addirittura un 40%. E' di certo un percorso complicato, però vale la pena di impegnarsi" ! conclude la parlamentare eletta dalla Circoscrizione estero in Europa.(19/04/2018- Maria Ferrante-ITL/ITNET)