Il via a Roma all’iniziativa “Fare cinema”: la prima settimana del cinema italiano nel mondo. L’evento coinvolgerà tutti i mestieri del Cinema con 100 testimonial in 100 città estere ROMA- A Roma, presso gli Studi di Cinecittà, si è svolto l’evento di lancio di “Fare Cinema”, la prima settimana del cinema italiano nel mondo.
L’iniziativa, che si svolgerà tra il 21 e il 27 maggio 2018, è stata promossa dal Maeci e ha l’obiettivo di promuovere all’estero, con il supporto della rete diplomatico consolare e degli Istituti italiani di cultura, la produzione cinematografica italiana di qualità. È un progetto, in collaborazione con il Mibact, fondato sull’azione con gli attori pubblici e privati del settore cinematografico, in particolare Anica e Istituto Luce-Cinecittà. La serata di lancio dell’evento si apre con l’intervento musicale del Quartetto Pessoa e Leandro Piccioni, che intervalleranno gli interventi della serata con l’esecuzione delle più belle colonne sonore del cinema italiano. Presenta e modera il dibattito Claudia Crisafio, nota attrice italiana, che subito introduce Roberto Cicutto, Presidente Istituto Luce- Cinecittà: “sono contento che quest’iniziativa avvenga pochi mesi dopo il ritorno di Cinecittà sotto la mano pubblica- afferma Cicutto- stiamo facendo il massimo perché Cinecittà diventi la casa di tutti voi. Voglio ringraziare il corpo diplomatico presente a Roma e il direttore generale De Luca. Dobbiamo valorizzare la capacità artistica straordinaria di coloro che hanno costruito i set bellissimi, che abbiamo visto qui fuori, e che hanno costruito decenni di storia del cinema italiano nel mondo. Partiremo con un programma di formazione, sfruttando la professionalità di tutti coloro che vogliono portare avanti il cinema contemporaneo, che non deve avere paura del passato ma deve farsi forza da questo e guardare avanti”. L’evento è promosso dal Maeci e pertanto interviene, in rappresentanza del Ministero, Elisabetta Belloni, segretario generale: “il ministero ha fortemente voluto lanciare la prima edizione di “Fare cinema” dedicata all’industria cinematografica. Abbiamo scelto Cinecittà perché ci è sembrato simbolicamente il luogo cinematografico per eccellenza e devo dare atto alla direzione generale, in particolare al Direttore Generale De Luca, per aver voluto quest’iniziativa e soprattutto per aver saputo interpretare quello che noi alla Farnesina chiamiamo l’approccio integrato. Gli strumenti devono essere concepiti in modo che si possano valorizzare tutti gli aspetti e gli elementi delle eccellenze italiane. Il cinema coniuga per sua natura tutti questi aspetti: è arte, cultura, poesia, politica, moda, produzione economia e al contempo rappresenta i valori e i principi che vengono trasmessi. Rappresenta perciò il vivere all’italiana. Ringrazio gli ambasciatori e le rappresentanze diplomatiche presenti, - ha concluso il segretario generale - perché tramite loro possiamo far conoscere il nostro paese e il nostro cinema all’estero. Il mio pensiero va ai colleghi che sono sul campo e che questa settimana faranno di tutto per far conoscere le nostre eccellenze”. Interviene, a seguire, Vincenzo De Luca, direttore generale del Maeci per la Promozione del Sistema Paese: “il diplomatico è il volto dell’Italia nel mondo e quando siamo in giro per il mondo e portiamo le nostre eccellenze ci rendiamo conto della nostra grandezza. Quando parliamo di cinema parliamo di eleganza, di artigianato, di classe. Voglio iniziare ricordando una frase di Federico Fellini, che diceva “il cinema non ha bisogno della grande idea, degli amori infiammati, degli sdegni; ti impone un solo obbligo quotidiano: quello di fare”. Non a caso questo progetto si chiama “Fare cinema”. Nella rete diplomatico consolare e negli istituti di cultura, che sono al servizio del Paese, abbiamo una piattaforma di promozione dell’Italia. Dal 21 al 27 maggio organizzeremo 100 eventi in 100 città per una settimana di cinema italiano all’estero portando i testimoni di questo cinema. L’Italia è il Paese che ha più oscar dopo gli Stati Uniti. Noi portiamo questi testimoni da San Francisco ad Addis Abeba, da Pechino a Nairobi. Devo, infine, ringraziare i numerosi artisti premiati con gli oscar qui presenti, a cominciare dal maestro Morricone”. Sul palco, insieme a De Luca, sale Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema del Mibact: “la cosa più evidente è che il progetto finalmente vede insieme tutte le istituzioni coinvolte e le associazioni- sottolinea Borrelli- insomma, il sistema Italia nel suo complesso… Dobbiamo ricordare che il cinema e l’audiovisivo vedono alle porte una nuova legge, che vede un impegno forte del governo non solo in termini finanziari. Lo stato Italiano punta con decisione su questo settore, coerentemente con un disegno complessivo che va nella direzione di riconoscere il ruolo che il cinema e l’audiovisivo hanno”. A questo punto vengono presentate le persone che rappresentano con successo il cinema italiano nel mondo. Tre nomi importanti prendono la parola e sono: Gabriella Pescussi, premio oscar per i migliori costumi, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, premi oscar per le migliori scenografie. La Pescussi inizia elogiando il valore del progetto “Fare Cinema”, che dà ancora più valore al cinema italiano e racconta di come loro stessi siano coinvolti in prima persona, durante questa settimana di promozione, a fare delle conferenze che le varie ambasciate programmeranno per loro. Anche Francesca Lo Schiavo si sofferma su questa iniziativa che definisce nuova e coraggiosa e si dice fiera: “Cercheremo di portare la cultura italiana nel mondo, con i lavori che abbiamo fatto e che rispecchiano questa cultura”. A questo punto prende la parola Francesco Rutelli, presidente Anica, che questa sera presenta anche un’altra iniziativa: “videocittà”. “La Farnesina - racconta Rutelli- ha creato settimane specifiche per il design, per il cibo e per la moda. Un’iniziativa che da quest’anno viene estesa anche al cinema. Anica – ricorda Rutelli - rappresenta le industrie, di cui anche Cinecittà fa parte. La legge voluta dal Ministro Franceschini e varata dal governo mette in una nuova luce unitaria questo lavoro. La legge prevede incentivi, strumenti, attraverso film commission, così che è possibile girare in Italia in modalità straordinarie. Presentiamo stasera un appuntamento, - prosegue Rutelli - che si unisce a questo evento, e che è appunto ‘videocittà’, che si terrà a Roma nell’ultima decade di ottobre in occasione della festa del cinema. Verranno a Roma migliaia di operatori a trattare per produzioni, coproduzioni, esportazioni di prodotti audio e video italiani. In questi dieci giorni le realtà dell’audiovisivo si incontreranno con altri mondi. I due temi centrali saranno: per prima cosa il lavoro, i mestieri e le attività dell’industria cinematografica, con iniziative, scuole, masterclass lezioni per spiegare ai ragazzi e alla città quanto valga questa realtà; il secondo tema si basa su un incontro tra cinema, audiovisivo, realtà visuale e arte visuale in collaborazione con il maxi, youtubers, videogames. Metteremo insieme prodotti dell’innovazione e cinema”. A seguire Rutelli e il direttore generale De Luca firmano un accordo per la promozione congiunta di “videocittà” in Italia e all’estero con il supporto della rete della Farnesina. Prende poi la parola Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo Dubai 2020: “porteremo il cinema italiano all’expo di Dubai perché Expo Dubai è dedicato al tema ‘Connettere le menti per generare futuro’ e penso che il progetto italiano sarà incentrato sul portare la creatività italiana come elemento di connessione di menti, di pensiero e di cultura, come momento di forte identità. Il cinema italiano è il settore che meglio di qualsiasi altro settore in Italia dimostra come la creatività sia una competenza multidisciplinare legata a un filiera di saperi, mestieri, tecniche. Questo è un elemento centrale: la connessione delle competenze, che solo il cinema italiano mostra di saper fare, e la ricaduta di queste competenze in altri settori come la cosmetica, la moda, il design. Questa connessione e queste competenze porteranno il cinema italiano a Dubai, davanti a una platea di 25 milioni di persone proveniente da tutto il mondo”. In rappresentanza proprio di chi il cinema lo fa e lo conosce prende la parola Paolo Genovese, regista italiano: “voglio portare la mia testimonianza- dice Genovese- in questi due anni, ho visitato 20 paesi grazie a ‘Perfetti sconosciuti’ e a ‘The place’ e grazie agli enti che mi hanno permesso di promuovere i miei film. Il cinema italiano all’estero va di moda. A me ha stupito molto l’accoglienza che ho trovato. C’è sempre un grande interesse, una grande curiosità, una stampa curiosissima. C’è un’attenzione particolare verso il nostro cinema. Per questo saluto quest’iniziativa con piacere: l’idea di queste 100 città è bellissima e si dovrebbe replicare ogni anno perché la promozione è fondamentale. I nostri prodotti sono poco conosciuti. Il cinema è cultura, non è solo cinema. C’è tutto: il nostro design, il nostro cibo, il nostro turismo e il modo migliore per promuoverli è quello di raccontare una storia facendo venire voglia di venire a visitare il nostro Paese. È un momento in cui sembra che il cinema italiano ce la possa fare; la speranza enorme è quella di portarlo all’estero e anche quella di fare un primo passo verso la creazione di un cinematografia europea, che in questo momento manca”. Sul finale la parola viene data ai rappresentanti delle associazioni delle varie maestranze del nostro cinema. Il primo a intervenire è Roberto Pischiutta (in arte Pivio), presidente dell’Associazione Compositori Musica per Film (ACMF) : “questa iniziativa è fondamentale. Ho fatto un salto sulla sedia quando ne sono venuto a conoscenza. Il cinema è un’opera di tante persone. E dare alla possibilità a tutte queste persone che lavorano di raccontare cosa è il cinema italiano è molto bello. Poi farlo in giro per il mondo lo è ancora di più”. Daniele Nannuzzi, presidente dell'Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica (AIC) si dice orgoglioso di guidare l’associazione che rappresenta da 6 anni, un’associazione che dura da 70 anni: “noi siamo fieri e felici di partire e di andare fuori a dire quanto siamo bravi”. Osvaldo Bargero, presidente AIM e Ilaria Fraioli, direttivo AIM: “il nostro cinema è molto amato e quest’iniziativa porta noi maestranti a raccontare il nostro lavoro in giro per il mondo. Quest’iniziativa fa crescere il nostro mestiere”. Riccardo Incagnoli, vice presidente ANTEPAC, afferma: “siamo onorati di prender parte a questo progetto. Hanno aderito molti colleghi anche se è un momento poco produttivo e molti non hanno potuto partecipare. Negli ultimi anni si stanno formando scuole di formazione anche per il nostro mestiere e siamo quindi molto fiduciosi in questo senso”. Il direttore generale De Luca conclude, come ha iniziato, il suo discorso con una dedica a un poeta e grande autore di cinema: Massimo Troisi. Sul finale gli artisti del quartetto Pessoa e Leandro Piccioni rendono omaggio al compositore Ennio Morricone, seduto in prima fila, con le note di “La leggenda del pianista sull’Oceano”, “C’era una volta il west”, “L’Estasi dell’oro” e “Mission”. (Maria Stella Rombolà- Inform)