ROMA - In un periodo di forti cambiamenti come questo, con migrazioni di massa che interessano direttamente il nostro Paese, non bisogna dimenticare che l’Italia è stata ed è tutt’ora un popolo di grandi migratori. Ancora oggi, il numero degli immigrati che raggiunge
le nostre coste è inferiore al numero di italiani – per lo più giovani – che lasciano il Paese in cerca di fortuna all’estero. Ecco allora che l’emigrazione italiana entra a far parte del nostro patrimonio storico; un capitolo da non relegare ai margini, ma da studiare, da capire, perché parte integrante della nostra società, del nostro “essere italiani”. Molte associazioni regionali di ex migranti operano in tal senso, cercando di non disperdere la memoria dei propri padri e dei propri nonni, ma di metterla a disposizione delle generazioni future. Il 12, 18 e 19 maggio, in occasione della Festa del Piemonte, che l’Associazione Piemontesi nel Mondo organizza da 26 anni, saranno in visita al Monumento “Ai Piemontesi nel mondo” di San Pietro Val Lemina e al Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco alcune delegazioni provenienti dall’Argentina, fra cui la nuova Associazione “PieBA, Piemonte in Buenos Aires” della città di La Plata (provincia di Buenos Aires) e l’“Agrupación Coral Italo-Argentina Emigranti” di San Francisco (provincia di Cordoba). Inoltre, alla vigilia della Festa del Piemonte, venerdì 18 maggio verrà accolto con particolare entusiasmo al Monumento “Ai Piemontesi nel mondo” l’Ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia Arnaldo Tomás Ferrari, che darà seguito alle precedenti visite istituzionali argentine avvenute il 13 giugno 1991 da parte dell’allora Governatore della Provincia di Cordoba Carlos Angeloz e il 9 luglio 1994 dell’allora Ambasciatore a Roma Carlos Keller Sarmiento. Una visita particolarmente significativa, quella dell’Ambasciatore Ferrari, che continuerà il 19 maggio al Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo, dove nella Festa del Piemonte verranno presentate storie e cultura del “vecchio” e del “nuovo” Piemonte, esperienze di emigrati di ieri e di oggi, particolarmente di giovani. Sempre in seno alla festa del Piemonte, il 19 maggio sono previste celebrazioni a Frossaco nel Museo Regionale dell'Emigrazione. A Belluno, invece, all’interno del programma annuale dei Veneti nel Mondo, si terrà un’iniziativa rivolta alle scuole superiori per la realizzazione di un audiovisivo dedicato all’emigrazione veneta. Attività svolta in collaborazione il MiM Belluno, Museo interattivo delle Migrazioni dell’Associazione dei Bellunesi nel Mondo. Il miglior lavoro di gruppo sarà premiato con 5 mila euro, pubblicato nel sito della Regione e diffuso tra le scuole del Veneto e le associazioni dei veneti nel mondo. A Udine, l’Associazione Regionale per la Lingua Friulana (ARLEF), ha organizzato, all’interno del festival Vicino/Lontano, l’incontro intitolato “Vietato parlare: lingue proibite, emigrazione, plurilinguismo”, che ha visto protagonista Eugenia Natsoulidou, attivista della minoranza macedone in Grecia. L’incontro è stato l’occasione per ripercorrere varie situazioni di diseguaglianza e conflitto linguistico in Europa. Si è poi tenuta a Genova, su organizzazione del Centro Internazionale di Studi sull’Emigrazione (CISEI), nell’ambito del Festival del Mare, la presentazione del libro “Sul mare con i migranti. Diari di viaggio (1887-1888)” di Angelo Tosi, avvenuta nell’Auditorium del Museo del Mare e delle Migrazioni. Dal Nord al Sud, precisamente a Palermo, dove il 18 maggio farà tappa la delegazione dell’Università Nazionale di Rio Nero, Argentina, impegnata nel progetto “Cattedra Aperta: Villa Regina, Italia in Patagonia”. Dopo Roma, Cesena, Ravenna, Monte San Pietrangeli e Trento, sarà la volta di Palermo, presso la sede dell’Università. Il Progetto si propone di valorizzare e diffondere la storia particolare della città di Villa Regina per promuovere e valorizzare le principali opere e attività culturali, sociali, economiche e produttive create dagli immigrati italiani; un progetto che vuole anche essere un “ponte” per far conoscere i rapporti che legano Italia e Argentina alle nuove generazioni. (focus\ aise)