LA MARCA (PD): SERGIO MARCHIONNE, UN GRANDE ITALO-CANADESE

“L’improvvisa e inaspettata scomparsa di Sergio Marchionne lascia sgomenti e addolorati. Desidero esprimere ai familiari, alla comunità italo-canadese di cui era una delle più alte espressioni e alla maggiore azienda italiana,

la FIAT, che egli ha contribuito in modo decisivo a risanare e a rilanciare a livello internazionale, la mia partecipazione e le mie condoglianze. Al di là dei giudizi sommari e talvolta ingiusti circolati in queste ore sul suo operato, Marchionne è stato indiscutibilmente un grande manager che, salvando e consolidando la FIAT, ha dato un importante contributo all’Italia e a quanti, a ogni livello, vi lavoravano. Egli è stato anche un chiaro e convincente esempio delle grandi risorse e qualità che l’emigrazione italiana ha sedimentato nel mondo. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente a Toronto l’anno scorso in occasione della raccolta fondi per i terremotati del Centro Italia, promossa dalla comunità Italo-canadese. Un uomo, dunque, legato alle proprie radici e che ha fatto onore a tutti gli italo-canadesi e a tutti gli italiani all’estero. È un interesse per noi e sarebbe un giusto riconoscimento per quanti hanno ricostruito la loro vita fuori dall’Italia esserne consapevoli non solo quando una grande personalità come Marchionne scompare, ma ogni giorno e qualunque sia il progetto che l’Italia ha per il suo futuro”.

PARLAMENTARI PD ESTERO: FINALMENTE ANCHE PER IL MAIE È ARRIVATA L’”INVERSIONE DI TENDENZA” DEI 100 CONTRATTISTI

Desideriamo ringraziare pubblicamente il MAIE che in un comunicato definisce “inversione di tendenza” l’arrivo in decine di sedi consolari di 100 contrattisti destinati a migliorare i servizi per i nostri connazionali. Si tratta, infatti, dei 100 contrattisti per i quali le risorse sono state inserite dal Governo Gentiloni nella legge di Bilancio 2018, allora bocciata con un sonoro voto contrario proprio dai parlamentari del MAIE. Come si dice: meglio tardi che mai. Restiamo in trepida attesa di scoprire quale sarà l’espressione che gli amici del MAIE useranno quando arriveranno le 150 unità di personale di ruolo, le cui risorse sono state previste sempre dal Governo Gentiloni nel Bilancio del 2018. Naturalmente, con il voto contrario dei parlamentari del MAIE. Restiamo, invece, un po’ interdetti per il silenzio dei nostri amici sul trasferimento ai consolati del 30% dei proventi delle pratiche di cittadinanza (circa 4 milioni l’anno), acquisito grazie a un emendamento dei parlamentari del PD all’estero, accolto dal precedente Governo, che può essere usato anche per assunzione di personale a contratto locale e per migliorare i servizi. Allora dai nostri amici fu presentata come una cosa inutile, ora la pensano allo stesso modo? Anziché giocare a chi la spara più grossa, considerando i cittadini italiani all’estero un’inconsapevole massa da manovra, perché non si pensa di fare uno sforzo ulteriore, magari unitario, per fare altre assunzioni anche nella prossima legge di Bilancio e per elevare la soglia del 30% del ristorno dei fondi ai consolati? Noi su queste cose di sostanza, non sulla propaganda, siamo pronti a dare una mano. I Parlamentari PD Estero: Garavini, Giacobbe, Carè, La Marca, Schirò,

SCHIRÒ (PD): INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEGLI ESTERI SULLA CARENZA DI PERSONALE PRESSO IL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A ZURIGO

“L’arrivo di 100 contrattisti in molte sedi consolari, possibile grazie alle risorse inserite dal Governo Gentiloni nella legge di Bilancio 2018, è un passo concreto in direzione di un miglioramento dei servizi per i nostri connazionali. Si tratta, però, di verificare se la distribuzione geografica di questo personale a contratto, e di quello di ruolo che arriverà come stabilito sempre dalla Legge di Bilancio 2018, tenga in giusta considerazione le circoscrizioni consolari maggiormente toccate dalla carenza di personale. Penso, ad esempio, al Consolato generale d'Italia di Zurigo che deve fornire servizi ad una comunità di oltre 200.000 unità poiché nella sua circoscrizione ricadono dal 2014 anche i 57.000 cittadini italiani iscritti all’AIRE residenti a San Gallo, Lucerna e Coira. Le criticità di questa situazione sono state di recente anche illustrate dai Comites di Zurigo e di San Gallo in una lettera che spiega come l’insufficienza di personale si traduca in dilatazione dei tempi di rilascio dei passaporti e delle carte d’identità, nonché di esecuzione delle altre operazioni amministrative. Per questa ragione ho presentato una interrogazione al Ministro degli esteri - sottoscritta anche dai colleghi Ungaro, La Marca e Carè -, per sapere se la recente attribuzione per la Svizzera di sole tre unità, tra le 100 a contratto locale da assumere a sostegno dell’attività dei consolati, non sia in realtà inadeguata rispetto alle esigenze di funzionalità dei servizi offerti ai nostri connazionali dal Consolato generale di Zurigo e quali concrete prospettive di rafforzamento della dotazione del personale di ruolo esistano per fronteggiare in un’ottica meno immediata la situazione di emergenza venutasi a creare nel Consolato generale di Zurigo”.