Vignali evidenzia come l’Assemblea Plenaria del CGIE costituisca un’opportunità di confronto per chi, come la DGIT, opera quotidianamente per il miglioramento dei servizi e per fornire risposte alle esigenze dei connazionali all’estero. Proprio nell’ottica del dialogo e per lasciare spazio al dibattito,
preferisce commentare i passaggi principali della relazione del Governo – il cui testo è stato distribuito ai Consiglieri – anziché limitarsi a dare lettura del testo. Informando che la relazione è incentrata sull’analisi della situazione attuale, oltre che sull’individuazione dei percorsi futuri che il MAECI e il CGIE dovranno seguire insieme, illustra i quattro punti chiave in essa trattati (indicati nel contratto di Governo), ovvero: il ruolo delle collettività italiane all’estero e il riconoscimento dell’importanza di queste ultime per la promozione del sistema Paese; la riforma del voto all’estero; la riforma degli organismi di rappresentanza; la riorganizzazione e il rafforzamento della rete consolare. In merito alla riforma degli organi di rappresentanza, su cui il CGIE ha lavorato alacremente, rende noto che il testo di proposta di articolato di legge di riforma del Consiglio Generale e dei Comites è attualmente all’attenzione del Governo ed è stato trasmesso dalla DGIT alla rete diplomatica e consolare allo scopo di raccogliere suggerimenti per eventuali miglioramenti. Per quanto riguarda la promozione della lingua e delle cultura italiana all’estero, tema in merito al quale l’Assemblea Plenaria si confronterà con la DGSP, rimarca il riconoscimento della comunità quale soft power del sistema Italia nel mondo; tale ruolo comporta vantaggi in termini di investimenti, risorse, servizi e personale per la rete diplomatico-consolare. Si sofferma quindi sul tema del voto all’estero (punto 4 della relazione di Governo), evidenziando come le operazioni si siano svolte nel rispetto dei parametri di correttezza, regolarità e trasparenza nonostante i limiti di azione dettati dalla legislazione vigente, nonché l’elevato numero di plichi inviati (4,7milioni, quindi 700 mila in più rispetto alle elezioni politiche precedenti). Giudica pertanto positivo il bilancio finale della tornata elettorale, circoscrivendo ad alcuni episodi “sfortunati” le criticità rilevate. Al riguardo, puntualizza che, in attesa di una riforma della legislazione sul voto all’estero, compito del MAECI è attuare nel migliore dei modi la normativa corrente. Per quanto riguarda il futuro, specifica che alcune proposte sono state già formulate dalla DGIT; ad esempio, l’introduzione del codice a barre anche nella fase di spoglio delle schede elettorali. Tale modifica (che potrà essere apportata anche a legislazione vigente) garantisce maggiore sicurezza oltre a velocizzare le operazioni di scrutinio. Al riguardo, informa che è giunto un riscontro positivo dai Ministeri della Giustizia e dell’Interno, competenti in materia. Illustra quindi il punto della relazione del Governo relativo alla consistenza della comunità italiana all’estero, rendendo noto che al 31 maggio 2018 ammontano a 5.675.458 gli iscritti agli schedari consolari mondiali, quindi 1,1 milioni in più rispetto a sei anni fa. Al riguardo sottolinea la difficoltà nel fornire servizi adeguati poiché all’incremento esponenziale del numero dei connazionali residenti all’estero (senza contare gli italiani non iscritti all’Aire che tuttavia gravano in termini di richiesta di servizi sulla rete consolare) non è corrisposto un aumento delle risorse finanziare destinate al comparto che, al contrario, hanno subito una contrazione. Nonostante le condizioni problematiche, rimarca le performaces positive da parte della rete consolare, certificate dall’aumento del numero delle pratiche evase (rinnovo passaporti, riconoscimento della cittadinanza, ecc.). In proposito, evidenzia che il Consolato Generale di Londra registra il dato più alto in termini di incremento della produttività rispetto all’intera rete consolare (circa 2.200 atti per addetto consolare all’anno, a fronte di una media che si attesta intorno ai mille atti per dipendente). Ritiene tuttavia indispensabile un incremento delle risorse finanziare da destinare all’impiego di personale – in parte già ottenute nel corso della scorsa Legislatura – poiché la mole di richieste arreca notevoli disagi, come liste d’attesa per le prenotazioni degli appuntamenti, allungamento dei tempi di evasione delle pratiche, ecc. Evidenzia inoltre come il potenziamento dei servizi passi anche attraverso la digitalizzazione. Al riguardo, informa che sono arrivate a 71 le sedi consolari presso le quali è stato attivato il servizio di iscrizione online all’Aire (meno di un anno fa erano solo 10). Si punta inoltre alla distribuzione delle postazioni mobili per la captazione dei dati biometrici per i passaporti, che saranno distribuite nelle prossime settimane a 150 Consoli onorari, in particolare nei Paesi con maggiore ampiezza territoriale. Approfondisce quindi il tema della nuova mobilità in merito al quale il CGIE ha compiuto ricerche specifiche e organizzato un Seminario sui giovani italiani all’estero che si svolgerà entro l’anno a Palermo. La finalità è veicolare e orientare i flussi di italiani in partenza attraverso un’informazione adeguata e una formazione circa la realtà dei Paesi di destinazione, ma la vera sfida consiste nel riuscire a trasformare l’impoverimento di risorse giovanili in uscita dai confini nazionali in una ricchezza di ritorno da reinvestire nel Paese. Proprio allo scopo di instaurare una ciclicità nei flussi migratori in uscita e in entrata dall’Italia, ritiene di fondamentale importanza l’Assemblea Plenaria della Conferenza Permanente Stato-Regioni-PA-CGIE che si svolgerà nel 2019: costituirà l’occasione per dialogare con gli enti locali, avviare iniziative di formazione (nonché di attrazione verso il territorio nazionale dei connazionali all’estero), affrontare il tema della fiscalità, dei servizi sanitari e del turismo di ritorno. Passa poi a illustrare la parte finale della relazione di Governo relativa all’attualità in contesti particolarmente critici per i connazionali. In particolare, in merito alla situazione conseguente alla Brexit, informa che il 21 giugno u.s. l’Home Office britannico ha rilasciato un documento relativo alle procedure per l’ottenimento del permesso di residenza permanente, il cosiddetto settled statement, garantendo che saranno facili e veloci. Assicura tuttavia l’impegno del MAECI a sostegno della parte più vulnerabile dei connazionali residenti nel Regno Unito (anziani, disabili, persone che non hanno possibilità di accesso a Internet, senza tetto, ecc.) affinché possano condurre a buon fine le pratiche relative al riconoscimento della residenza. In merito al Venezuela, Paese ove alla crisi economica si aggiunge una situazione particolarmente critica dal punto di vista della sicurezza , conferma l’impegno costante della DGIT a fornire ogni supporto necessario ad agevolare i connazionali attraverso il rafforzamento della rete consolare. Informa inoltre che è stato messo in atto un sistema di rifornimento dei medicinali, la cui scarsa reperibilità costituisce ormai un’emergenza conclamata. Rende noto che sono in corso contatti continui con il Governo venezuelano finalizzati alla risoluzione della crisi, sottolineando l’importanza del ruolo dell’Italia e dell’Unione Europea a tale scopo. Tra le aree monitorate con particolare attenzione vi è poi il Sudafrica: al riguardo informa che parteciperà alla riunione della Commissione Continentale Paesi Anglofoni Extraeuropei che si svolgerà nel Paese africano al fine di rendersi conto personalmente della situazione dei connazionali residenti in loco e verificare le misure da adottare presso tale area di crisi. Conclude con un ricordo: il naufragio del 4 luglio del 1898 al largo della Nuova Scozia della nave francese Bourgogne con 549 italiani a bordo. Oggi, a 120 anni di distanza, quella tragedia nella storia dell’emigrazione italiana deve rappresentare uno stimolo per migliorare i servizi ai connazionali e per esaltarne il ruolo nell’ambito del sistema Paese.