SEMINARIO DI STUDI PROMOSSO DA REALTA' ASSOCIATIVE, PARLAMENTARI, DOCENTI E RICERCATORI
Esiste nel futuro dell’Italia una prospettiva di ringiovanimento e una rinnovata spinta produttiva per effetto dell’inserimento dei figli e dei nipoti degli italiani che decenni fa espatriarono dal nostro Paese?
La domanda è al centro di un interessante seminario di studi promosso alla Camera dei Deputati su "Il futuro dell'Italia ed il contributo delle giovani generazioni degli Italiani". Com’è noto da tempo, scrivono gli organizzatori in particolare in America Latina, tantissimi italiani rivendicano presso le nostre rappresentanze diplomatiche e nella Penisola nei comuni il diritto alla cittadinanza. Ma è anche noto che, spesso questo, si rivolve in un lasciapassare per gli altri paesi europei o il Nord America senza che l’Italia tragga un beneficio diretto. Come coniugare, quindi, la legittima aspirazione al riconoscimento di un proprio diritto con l’esigenza dell’Italia di trarre vantaggio dall’immissione nel proprio territorio di forze giovani capaci di irrobustire i propri fondamenti economici e sostenere un peso pensionistico che diviene sempre più insostenibile per effetto dello squilibrio esistente tra chi lavora e chi si è collocato a riposo? In questo senso - si chiedono gli organizzatori - è possibile prevedere forme più flessibili d’ingresso nel nostro Paese di forze giovanili, in larga misura verosimilmente provenienti da aree dell’America Latina attraversate da crisi economiche e politiche profonde, che non ruotino solo intorno all’istituto della cittadinanza? E, poi, come fare perché giovani di origine italiana, sia pure di cultura ed educazione occidentale – quindi più agevolmente integrabili – possano essere in grado d’inserirsi rapidamente sotto il profilo linguistico e culturale in un paese che, comunque, ha una lingua diversa da quella che parlano abitualmente e norme giuridiche e comportamentali spesso di altro segno? Questi e altri problemi si porrà il seminario di studi, coordinato dal giornalista Luciano Ghelfi, giovedì 11 ottobre alla Camera dei Deputati (Sala Jotti, P. Del Parlamento 19, ore 10-14) per iniziativa di alcuni parlamentari ed ex parlamentari dirigenti di associazioni che si occupano dei rapporti degli italiani con l’estero: Italia-Brasile di Fabio Porta, i Mantovani nel mondo di Daniele Marconcini e i Vicentini nel mondo di Marco Appoggi. In rappresentanza di forze politiche di governo e di opposizione parteciperanno ai lavori alcuni parlamentari più interessati al problema, gli On.li Fucsia Fritzerald Nissoli e Massimo Ungaro e i Sen.ri Raffaele Fantetti e Gianni Marilotti. Hanno aderito alcuni tra i più importanti centri studi italiani che si occupano del settore, segnatamente Fondazione Migrantes, Altreitalie, IDOS e CEDISE, che offriranno il contributo dei propri ricercatori (in particolare Franco Pittau, che da anni pubblica i rapporti sull’emigrazione in Italia, metterà a disposizione dei partecipanti il necessario materiale informativo). Interverranno professori di alcune università che si occupano dei temi attinenti, Emilio Franzina, prestigioso storico dell’emigrazione italiana, Toni Ricciardi dell’Università di Ginevra e Andrea Villarini dell’Università per stranieri di Siena. I temi tecnici saranno sviscerati da alcuni giuristi come Concetta Scalzi e Angelo Malizia. Per quanto riguarda il panorama regionale, a prescindere dalle posizioni formali, saranno rappresentate Lombardia, Veneto, Sicilia, Sardegna, Calabria, Lazio, Toscana, Abruzzo. Il coordinamento scientifico sarà curato da Aldo Aledda. Il seminario costituisce una prima messa a punto del problema e una verifica di percorribilità tra tecnici a livello tecnico. Nelle intenzioni dei promotori esso costituisce l’inizio di un percorso che prevede il coinvolgimento più diretto delle forze politiche e delle istituzioni pubbliche e private più direttamente interessate.(10/10/2018-ITL/ITNET)