SCHIRÒ (PD): INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEGLI ESTERI PER RAFFORZARE I CORSI DI SOSTEGNO PER I RAGAZZI ITALIANI CHE SI DEVONO INTEGRARE NELLE SCUOLE TEDESCHE
“La Germania, con i suoi 719.000 iscritti all’AIRE, è, dopo l’Argentina,
il Paese con la maggiore concentrazione di italiani esistente al mondo e, dopo la crisi della Brexit, la meta preferenziale del flusso di nuova emigrazione, calcolata ufficialmente, ma molto al ribasso, in circa 130.000 persone nell’ultimo anno. Gli espatri riguardano ormai anche interi nuclei familiari, come dimostra il numero dei minori (24.570), di cui il 16,6% ha meno di 14 anni e l’11,5% meno di 10 anni. I problemi di inserimento scolastico dei figli dei nostri migranti e anche di quelli che provengono da famiglie già insediate da qualche anno nei sistemi scolastici locali sono dunque seri e diffusi. Ancora di più in Germania, non solo per la consistenza dei flussi di italiani in arrivo, ma anche per la rigidità e la selettività della scuola tedesca. Non è un caso che, pur assistendo ad un qualche miglioramento delle tendenze precedenti, gli studenti stranieri figli di italiani sono tra quelli più presenti nelle scuole differenziali (Förderschulen) e nelle Hauptschulen, cioè nel ramo residuo delle scuole dell’obbligo, che non danno la possibilità di accedere ai due rami superiori. La nostra amministrazione ha cercato di affrontare in passato il problema, tramite la benemerita azione degli enti gestori che operano a diretto contatto con la nostra comunità, con i “corsi di sostegno” organizzati a beneficio dei ragazzi che dimostravano difficoltà. Positiva esperienza, ma limitata e oggi, di fronte ai nuovi arrivi, inadeguata. Per questo ho interrogato il Ministro degli esteri per avere un quadro preciso della situazione dei corsi di sostegno in Germania e le linee dell’intervento che si vuole perseguire nell’ambito del Piano Paese. Allo stesso tempo ho chiesto di sapere se non intenda considerare la necessità di risorse integrative per questa tipologia di corsi che dalle famiglie e dagli operatori sono considerati utili e urgenti”.