Roma – E’ stata una settimana intensa per gli italiani all’estero e il mondo dell’emigrazione: dagli Stati generali della lingua italiana nel mondo (22 ottobre) alla presentazione del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes (24 ottobre) fino ad arrivare al Comitato di presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero,
riunito alla Farnesina dal 24 al 26 ottobre. La riunione del Comitato di presidenza è servita a preparare il lavoro della plenaria del Cgie, che si terrà la terza settimana di novembre. I lavori inizieranno il 12 novembre alla Farnesina con le riunioni delle commissioni. Il 15 novembre si terrà invece un Convegno sull’informazione per gli Italiani all’estero. Dovrebbe partecipare – ha detto Schiavone – il sottosegretario con delega all’Editoria Vito Crimi. Tra “i nomi da coinvolgere” anche quello del presidente della Rai Marcello Foa. Sabato 17 novembre si terrà invece un seminario sulle donne in emigrazione “per avviare un percorso – ha spiegato il segretario generale del Cgie - che potrebbe portarci a una conferenza delle donne in emigrazione”. Il 18 e 19 novembre, invece, tappa a Matera: il Cgie parteciperà a una “conferenza per promuovere la cultura e il turismo”, ha spiegato Schiavone. Facile immaginare il tema protagonista della plenaria: il voto all’estero. Sull’argomento “c'è un impegno con l'attuale governo, e in particolare con il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, di rivedere e proporre una modifica del processo elettorale”, ha detto Schiavone in conferenza stampa al termine del Comitato di presidenza. “Ci sono grandi gap che allarmano il paese a ogni tornata elettorale e subito si parla di brogli - ha continuato Schiavone -. Il nostro compito è intervenire nei passaggi elettorali, sia per le elezioni sia per i referendum, affinché il voto esercitato all'estero sia sicuro". Secondo Schiavone "quando c'è una difficoltà bisogna metter mano allo strumento elettorale" e il voto per corrispondenza è sì uno degli strumenti "più efficaci" ma "che va rivisto perché dalla partenza all'arrivo ci sono diversi passaggi, che bisogna semplificare per renderli più sicuri". Al vaglio, ad esempio, "l'utilizzo delle nuove tecnologie, da inserire gradualmente, che permettono una risposta più immediata e concreta per mettere al sicuro il voto estero". Quello che è sicuro è che "il voto per corrispondenza va rafforzato nella sicurezza, per garantire che l'elettore coinvolto sia il vero cittadino che ha espresso quel voto - ha detto ancora il segretario generale del Cgie -. Qualcosa che oggi non è ancora garantito, a causa delle situazioni dettate dalla sicurezza degli uffici postali: quanti più avanzati sono questi sistemi di distribuzione e consegna tanto è più sicuro il voto”. Per quanto riguarda la manovra, il segretario generale del Cgie chiede al governo di non ridurre le risorse: “Per dare continuità ai suoi impegni e ai suoi progetti, il Cgie ha bisogno della conferma della somma di bilancio che ci ha permesso quest’anno di svolgere le attività”, ha proseguito Schiavone aggiungendo che “una riduzione pregiudicherebbe non solo la realizzazione di progetti ma metterebbe in difficoltà anche le attività dei Comites perché da parte del Cgie c’è stata la volontà di rilanciarli e coinvolgerli in tanti progetti”. Tra i progetti in cantiere del Cgie, anche un momento per coinvolgere tutti gli italiani nel mondo: “Possiamo pensare, dopo aver convocato la Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-Cgie, a mettere in piedi un progetto per organizzare la Conferenza mondiale degli italiani nel mondo”. La Conferenza mondiale potrebbe essere un’opportunità “per mettere a fuoco e rilanciare un’immagine nuova del nostro Paese”, ha concluso Schiavone. (NoveColonneATG)