Alla fine dello scorso anno, ho chiesto al Console generale di Houston Federico Ciattaglia, di considerare l’opportunità di avviare le procedure per l’attivazione di un consolato onorario a Austin, richiesto da diversi connazionali lì residenti.

A causa dei numerosi arrivi di nostri connazionali in quell’area, si sarebbe rafforzata l’esigenza di un’assistenza di prossimità, che nei limiti del possibile non costringa le persone interessate ad ottenere prestazioni consolari a spostarsi e a sobbarcarsi il peso e gli oneri del viaggio e talvolta della permanenza a Houston. Il Console Ciattaglia ha preso cortesemente atto di questa mia sollecitazione e, a sua volta, ha interpellato l’Ambasciata d’Italia a Washington sulla possibilità di procedere nella direzione indicata dai nostri connazionali di Austin. Siamo in attesa di una risposta in merito e, comunque, mi auguro vivamente che le ragioni che sono alla base di tale richiesta siano riconosciute per l’obiettiva rispondenza alla situazione reale dei nostri connazionali residenti quell’area. In ogni caso, continuerò a seguire la situazione finché questa esigenza non sarà presa in considerazione, anche perché, come sappiamo, i tempi delle procedure richieste per l’apertura di un Consolato onorario risentono dello scambio di comunicazioni che deve intercorrere tra i rappresentanti dell’amministrazione italiana e di quella statunitense.