CHARLEROI - Le Acli del Belgio e la Filef Nuova Emigrazione Belgio, in collaborazione con la Fondazione Migrantes hanno presentato il 26 gennaio a Charleroi, presso il centro socio-culturale “sala Europa” il Rapporto Italiani nel Mondo 2018.

Michele Ottati, presidente della Acli del Belgio ha aperto l’iniziativa ringraziando tutti gli ospiti presenti e introdotto il tema della giornata ricordando come la ripartenza in maniera massiccia della nuova emigrazione italiana, mette il mondo associativo italiano all’estero davanti ad una nuova sfida, per cui bisogna attrezzarsi. Ha ricordato che le Acli e la Filef Nuova Emigrazione hanno lanciato a Dicembre 2018 un questionario conoscitivo sulla nuova emigrazione italiana arrivata in Belgio dopo il 2014. I risultati saranno fondamentali per cercare di dare aiuto e supporto alla nuova emigrazione da parte delle nostre associazioni. Quindi, ha preso la parola il Console Generale Michelut, che ha salutato i presenti anche a nome dei lavoratori del consolato generale. Michelut ha ribadito l’importanza del rapporto redatto dalla Fondazione Migrantes per la rete consolare, per affrontare al meglio le sfide che la nuova emigrazione impone anche alle istituzioni italiane all’ estero. Sono stati trasmessi quindi i saluti di Delfina Licata della Fondazione Migrantes insieme al video di presentazione del rapporto. Durante l’incontro l’intervento di Don Gregorio Aiello, Sacerdote della Missione Cattolica Italiana di Genk. Don Gregorio ha condiviso la sua esperienza vissuta in prima linea, raccontando di emigrati che si ritrovano in serie difficoltà durante il loro percorso migratorio e si rivolgono alla Missione Cattolica. Bisogna “sviluppare un sentimento di simpatia per chi sembra diverso da noi” ha detto il sacerdote che ha ricordato come il mondo della cultura, del sociale e della politica devono impegnarsi nell’accoglienza e che l’emigrazione e l’immigrazione sono facce della stessa medaglia. Ha terminato il suo intervento con le parole di Mons. Giancarlo Perego, già direttore generale della Migrantes e oggi arcivescovo di Ferrara-Comacchio: “chi è accolto è grato e vuole ricambiare”. Nell’intervento sulla nuova emigrazione in Belgio, Alessandro Mazzola e Elsa Mescoli dell’Università di Liegi hanno sinteticamente condiviso con i partecipanti, i principali punti del loro contributo al Rapporto Italiani nel Mondo, sottolineando la mancanza di fonti aggiornate diverse dal dato AIRE, che complica molto lo svolgimento di studi approfonditi. E’ seguito l’intervento Marco Grispigni, della Filef Nuova Emigrazione Belgio, che ha ricordato lo sforzo comune con le Acli per svolgere il nuovo questionario conoscitivo sulla nuova emigrazione in Belgio, l’esclusione di fatto degli emigrati italiani che dovessero tornar in Italia dal reddito di cittadinanza e che non bisogna mai dimenticarsi che le migrazioni non accadono a caso, non sono fenomeni naturali ancorché frequenti nella storia umana, ma sono figlie di squilibri economici e di sviluppo, e che da li dovremmo partire per affrontare in maniera organica il tema migratorio. Hanno chiuso la mattina gli interventi di Giorgio Dalmol, che ha ricordato ai giovani presenti l’importanza che le rimesse degli emigrati hanno svolto nello sviluppo dell’Italia e di come poco ci si ricordi di questo nelle odierne discussioni sull’emigrazione e ha ribadito che una dei segnali della poca importanza che l’Italia da alla sua emigrazione sta nel fatto che la Rai è l’unica televisione statale a oscurare ancora moltissimi dei suoi programmi, impedendo la visione dall’estero; Enzo Monaco da Liegi, che ha ripercorso le tappe fondamentali della nostra emigrazione in Belgio nel dopoguerra e Salvatore Cacciatore, presidente del Comites di Charleroi. Al convegno anche un intervento di Brunella Rallo, fondatrice del blog “Mamme di Cervelli in fuga” , che ha spiegato i motivi per cui ha tentato la strada del blog e ha raccontato molte testimonianze dirette di mamme con figli emigrati, che hanno creato molta commozione nel pubblico che ha partecipato all’iniziativa e che ha sollecitato la risposta istintiva di Sara, italiana emigrata nata a Trento 24 anni fa e di origine marocchina, che ha ringraziato Brunella per questa idea di creare una rete di mamme di emigrati. I lavori sono stati conclusi da Michele Ottati, che nel ringraziare nuovamente gli intervenuti, ha ribadito che la sinergia tra le Acli e Filef Nuova Emigrazione sui temi della nuova emigrazione, continuerà e si rafforzeranno in futuro. (Pietro Lunetto-Migrantes online/Inform)