L’efficienza e la qualità dei servizi assicurati ai nostri connazionali sono state sempre una priorità del mio lavoro parlamentare. Con l’aumento costante degli iscritti AIRE e l’altrettanto costante diminuzione del personale nelle strutture estere il disagio è cresciuto e i tempi si sono allungati.
Per uscire da queste difficoltà, che si sono aggravate per il freno delle attività nel periodo della pandemia, è necessario tornare ad assumere e sostenere chi, come i consoli onorari, presta il suo servizio nelle situazioni di maggiore distanza dai consolati. Per questo, come ogni anno, ho presentato emendamenti alla legge di bilancio all’esame della Camera che vanno in questa direzione. Ebbene, nonostante le restrizioni anche finanziarie di questi tempi di crisi, il mio emendamento con il quale chiedevo di alzare a 3.000 unità il tetto del contingente del personale MAECI per consentire l’assunzione di altre 80 figure di personale a contratto è stato approvato. In forza di questo mio emendamento, forze fresche si aggiungono dunque a quelle esistenti, con prospettive di ulteriore miglioramento. Con un altro emendamento di maggioranza, infatti, si è disposta nel prossimo triennio l’assunzione di altri 86 diplomatici e di altre 218 figure da inserire a tempo indeterminato nella II e III area funzionale. Che in una condizione di generale difficoltà, come quella che stiamo vivendo, non si resti fermi e ci si impantani, ma si facciano passi in avanti è un ottimo segnale di volontà di riscatto e di attenzione verso gli italiani all’estero, che della ripresa dell’Italia sono parte essenziale.