Venerdì scorso, 5 marzo, alcuni membri del MIERO (Movimento degli Italiani in Attesa del Riconoscimento di Rosario) hanno tenuto un incontro via Zoom con il Console Martin Brook del Consolato Generale d'Italia a Rosario, grazie all'intervento del Presidente di USEF (Unione Siciliana dei Emigrati e famiglia) Argentina, Salvador Finocchiaro;
l'onorevole Fabio Porta, deputato italiano del Pd per due mandati, candidato senatore dello stesso partito alle ultime elezioni politiche; e Salvatore Augello, Segretario Generale dell’USEF, associazione che conta circa 100 sedi nel mondo. Il motivo dell'incontro è stato sostanzialmente la necessità di conoscere lo stato delle procedure di cittadinanza presentate presso il Consolato Generale d'Italia Circoscrizione Rosario. In questo senso, il movimento solleva due problemi. La principale, che raccoglie il maggior numero di casi, ha a che fare con le procedure di cittadinanza italiana per "ius sanguinis" (diritto di sangue). Il Movimento concentra l’intervento sulla rivendicazione del rispetto del termine massimo a disposizione dello Stato italiano per risolvere queste pratiche di cittadinanza che è di 730 giorni, osservando in alcuni casi, ritardi che superano tale periodo. In relazione a ciò, l'incontro moderato dall'Onorevole Fabio Porta, è servito a conoscere direttamente per bocca del Console, alcune delle realtà con cui il Consolato deve confrontarsi. Questo, per avere una nozione generale di alcuni compiti operativi che devono essere svolti nell'esercizio delle sue funzioni. L’incontro fondamentalmente è stato utile anche per continuare a rafforzare i legami tra il MIERO e la Circoscrizione Consolato Generale d'Italia in Rosario, basati sul dialogo produttivo e sull'atteggiamento di collaborazione tra le parti, le quali comprendono che sebbene il problema sia reale, c'è una genuina volontà e intenzione di lavorare insieme, al fine di trovare la soluzione migliore. Per questo il movimento apprezza la cordialità e la disponibilità dimostrate dal Console ad ogni riunione tenuta, e si mette a disposizione del Consolato per collaborare in tutto ciò che è necessario al fine di aiutare a risolvere la situazione e allo stesso tempo continuare a rafforzare il legame di collaborazione. La seconda questione, trattata nel medesimo incontro, mira a ricercare soluzioni alternative alla mancata risposta del Ministero dell'Interno di Roma in merito alle procedure per l'opzione della cittadinanza italiana nell'ambito della Legge 379/2000, con riferimento ai discendenti degli italiani emigrati dalle regioni d'Italia che fino al 1920 appartenevano all'ex impero austro-ungarico. Detta Legge, scaduta nel dicembre 2010, ha previsto la possibilità per gli interessati di ottenere la cittadinanza italiana. Tuttavia, sono trascorsi più di 10 anni dalla scadenza della legge, ci sono ancora molte pratiche senza soluzione. In questa situazione, Fabio Porta prende la parola e accenna ad un'azione che è in corso di svolgimento da parte del Consolato Generale d'Italia a Curitiba (Brasile), per la quale il Console di detta giurisdizione, ha avanzato richiesta al Ministro dell'Interno a Roma di riferire e rispondere sulle pratiche presentate nella propria circoscrizione ai sensi della detta Legge e alle quali finora non è stata data risposta. La proposta di Fabio Porta è quella di convocare il resto dei consolati latinoamericani, dove sono in sospeso le pratiche riguardanti la legge 379, per farli aderire a questa iniziativa. Subito dopo, il console Martin Brook si è dichiarato disposto positivamente a quell'invito, esprimendosi a favore e impegnandosi a sostenere la proposta del Consolato di Rosario. Anche Salvatore Augello, segretario dell'USEF, ha aggiunto il suo sostegno e impegno, ed ha anche proposto di sollevare una interrogazione al Parlamento italiano per chiedere una risposta alle pratiche di cittadinanza presentate prima di dicembre 2010 nei diversi Consolati del mondo. Si è accennato anche al carattere discriminatorio della Legge 379, motivo per cui non è escluso che una volta risolto il problema, da parte del Partito Democratico, venga presentata in Parlamento un'altra legge che apre una nuova finestra temporale per quei discendenti dalle regioni d'Italia che facevano parte dell'ex impero austro-ungarico dando a loro la possibilità di presentare la propria pratica di cittadinanza. L'incontro si conclude con i saluti di rito e con il fermo impegno di tutti i partecipanti alla riunione via Zoom (MIERO, Sig. Console, Onorevole Fabio Porta, Sig. Salvatore Augello e Sig. Salvador Finocchiaro) a unire le forze nella ricerca di soluzioni che mettano fine ai ritardi in queste procedure (ius sanguinis e legge 379). Inoltre, una settimana dopo, il Sig. Felipe Sastre, a nome di MIERO, ha tenuto un breve incontro faccia a faccia con il Sig. Martin Brook, presso la sede del Consolato Generale di Rosario, dove ha consegnato una lettera in mano al Console, per ringraziarlo per la disponibilità e l'impegno da lui dimostrato, rafforzando l'atteggiamento assunto da MIERO di mettersi a disposizione per proseguire sulla via del dialogo come meccanismo indispensabile nella ricerca di una soluzione vantaggiosa per tutti. (Lucio Cointry)
SEGUE ORIGINALE IN SPAGNOLO
IL MIERO INCONTRA IL CONSOLE GENERALE DELLA CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE DI ROSARIO
El pasado viernes 5 de marzo, algunos integrantes del M.I.E.R.O (Movimiento de Italianos Esperando Reconocimiento Rosario) mantuvieron una reunión vía Zoom con el Cónsul Martin Brook del Consulado General de Italia en Rosario, gracias a la intervención del Presidente de USEF (Unión Siciliana de Emigrados y Familia) Argentina, Salvador Finocchiaro; del honorable Fabio Porta, quien fuera Diputado italiano por el Partido Democrático durante dos mandatos, y candidato a Senador por el mismo partido en las últimas elecciones parlamentarias; y de Salvatore Augello, Secretario General de la USEF, asociación que tiene aproximadamente 100 sedes en todo el mundo. El motivo de la reunión se originó, básicamente, por el estado de los trámites de ciudadanía presentados en el Consulado General de Italia Circunscripción Rosario. En este sentido, el Movimiento plantea dos problemáticas. La principal, y que nuclea la mayor cantidad de casos, tiene que ver con los trámites de ciudadanía italiana por la causa "ius sanguinis" (derecho de sangre), centrándose el reclamo del movimiento en que el plazo máximo del que el Estado italiano dispone para resolver estas prácticas de ciudadanía es de 730 días, observándose en algunos casos, demoras superiores a dicho plazo. En relación a esto, la reunión moderada por parte del Honorable Fabio Porta, sirvió para conocer directamente de boca del Sr. Cónsul, algunas de las realidades que debe atender el Consulado, tener una noción general de algunas tareas operativas que debe llevar a cabo en el ejercicio de sus funciones, pero fundamentalmente fue de utilidad para seguir estrechando vínculos entre el M.I.E.R.O y el Consulado General de Italia circunscripción Rosario, a partir del diálogo productivo y la actitud de cooperación entre las partes, quienes entienden que si bien el problema es real y existe, hay voluntad e intención genuina de trabajar en conjunto, con la finalidad de encontrar la mejor solución. Por este motivo, desde el movimiento agradecen la cordialidad y predisposición demostrada por el Sr. Cónsul ante cada reunión mantenida, al tiempo que se ponen a disposición del Consulado para colaborar en lo que se necesite a fin de ayudar a resolver la situación, y al mismo tiempo continuar afianzando el vínculo. La segunda cuestión tratada en la misma reunión, apunta a buscar alternativas de solución ante la falta de respuesta del Ministerio del Interior en Roma respecto a los trámites de opción de ciudadanía italiana en el marco de la Ley 379/2000, referida a los descendientes de italianos emigrados de las regiones de Italia que hasta el año 1920 pertenecieron al ex imperio austrohúngaro. Dicha Ley, cuyo vencimiento operó en diciembre de 2010, significó la posibilidad para los interesados, de obtener la ciudadanía italiana. No obstante ello, habiendo transcurrido más de 10 años desde el vencimiento de la Ley, aún quedan muchos expedientes sin resolución. Ante esta situación, Fabio Porta toma la palabra y hace mención a una acción que está llevándose a cabo desde el Consulado General de Italia en Curitiba (Brasil), por la cual el Cónsul de dicha jurisdicción, elevó al Ministro del Interior en Roma un pedido de informe para dar respuesta a los trámites presentados en su circunscripción bajo esta Ley, y que a la fecha no fueron respondidos. La idea de Fabio Porta es convocar al resto de los consulados de Latinoamérica, donde haya trámites inconclusos de la Ley 379, a sumarse a esa iniciativa. Acto seguido el Cónsul Martin Brook reaccionó muy bien predispuesto a esa invitación, manifestándose a favor y comprometiéndose a apoyar la propuesta desde el Consulado de Rosario. También sumó su apoyo y compromiso Salvatore Augello, secretario de la USEF, quien propuso también elevar un pedido de informe al Parlamento italiano para solicitar que se dé respuesta a las prácticas de ciudadanía presentadas antes de diciembre de 2010 en los diferentes Consulados del mundo. Y también se hizo mención al carácter discriminatorio de la Ley 379, por lo cual no se descarta que una vez resuelto el problema, desde el arco del Partido Democrático, se presente en el Parlamento otra ley que abra una nueva ventana temporal para que aquellos descendientes de las regiones de Italia que formaron parte del ex imperio austrohúngaro tengan la posibilidad de presentar su trámite de ciudadanía. Concluye la reunión con las salutaciones pertinentes y con el firme compromiso de todos los participantes del Zoom (el M.I.E.R.O., el Sr. Cónsul, el Honorable Fabio Porta, el Sr. Salvatore Augello y el Sr. Salvador Finocchiaro) de aunar esfuerzos en pos de encontrar soluciones que pongan fin a las demoras en estos trámites (ius sanguinis y Ley 379). De manera complementaria, una semana más tarde, el Sr. Felipe Sastre, en representación del M.I.E.R.O., mantuvo una breve reunión presencial con el Sr. Martin Brook, en la sede del Consulado General de Rosario, donde le hizo entrega de una carta en mano al Cónsul, con el fin de agradecer la preocupación y compromiso asumido por este, y reforzar la actitud esgrimida por el M.I.E.R.O. de ponerse a disposición, y continuar en el camino del diálogo como mecanismo indispensable en la búsqueda de una solución que sea beneficiosa para todos. (Lucio Cointry)