Il Sottosegretario alla salute Sileri ha risposto oggi sulla questione sollevata da più parti, in merito alla vaccinazione dei nostri cittadini iscritti all' AIRE e temporaneamente in Italia in questo momento.
“Il sottosegretario ci ha ricordato che ai cittadini italiani con residenza all'estero emigrati o titolari di pensione che rientrano temporaneamente in Italia la legge riconosce, a titolo gratuito, solo le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare. Oggi la situazione è di urgenza e la vaccinazione contro il COVID deve far parte delle prestazioni sanitarie urgenti" - dichiara il senatore Francesco Giacobbe -. "Apprezzo molto il sottosegretario che nella sua risposta ha sottolineato il suo impegno personale per la risoluzione del problema, lo stesso, ha volutamente saltato la risposta formale data dagli uffici e tecnicamente magari ineccepibile" - continua Francesco Giacobbe - "ma qui la situazione non è tecnica di legge ma di urgenza sanitaria e diritto alla salute. Occorre salvaguardare la salute di tutti incluso i cittadini italiani iscritti all’AIRE che si trovano temporaneamente in Italia". Infine vorrei sottolineare il mio rammarico personale legato alle fughe in avanti che alcuni dei nostri colleghi fanno per una comunicazione a volte non suffragata dalla verità in merito alla vaccinazione degli iscritti AIRE temporaneamente in Italia. "Abbiamo l'esigenza e soprattutto il dovere di salvaguardare la salute dei nostri cittadini e quindi tutti gli sforzi devono mirare alla risoluzione del problema. Il diritto alla salute è un diritto sancito dalla nostra Costituzione. I cittadini italiani iscritti all’AIRE non possono essere esclusi”.