Si è tenuta oggi la riunione del Consiglio Generale CIM. Tra i punti all'ordine del giorno, la crisi sanitaria ed economica conseguente alla pandemia Covid, diffusione e difesa della cultura e della lingua italiana, turismo di ritorno e recupero borghi antichi.
"Il periodo che stiamo vivendo sarà ricordato come uno dei più duri della storia recente, ma è un nostro dovere oggi pensare al futuro e mettere in campo tutte le azioni politiche ed economiche per affrontare il futuro e rilanciare il nostro Paese" - ha dichiarato il Senatore durante il suo intervento - "occorre un progetto chiaro, condiviso e coraggioso, valorizzare le tantissime risorse che finora non sono state utilizzate" - ha continuato Francesco Giacobbe - "la promozione del turismo e incoraggiare il turismo di ritorno credo sia una delle scelte che dobbiamo fare come Paese, innanzitutto salvaguardare la rete di strutture del settore che hanno permesso all’Italia di essere uno dei Paesi più visitati al mondo, intercettare una quota sempre maggiore di flussi turistici dall’estero ed incoraggiarli ad estendere la loro visita in Italia a luoghi bellissimi ed interessanti che, fino ad oggi, non hanno fatto parte dei tradizionali itinerari turistici. Mi riferisco ai tantissimi borghi, boschi, spiagge, siti archeologici, che rendono il nostro Paese unico al mondo e che finora non hanno beneficiato dei grandi flussi turistici. Occorre orientare i visitatori verso le piccole e medie città d’arte, e verso itinerari turistici regionali". Il Senatore ha voluto ricordare che uno dei grandi vantaggi per l'Italia sono gli oltre 70 milioni di cittadini italiani e discendenti di cittadini italiani che vivono nel mondo bisogna intercettarli con una seria campagna di promozione attraverso la stampa e i media locali editi in lingua italiana e la produzione di materiale specifico per la promozione del turismo. Altro punto di approfondimento trattato dal Senatore gli investimenti per la cultura. "Ribadisco che tutte le risorse impiegate per la cultura non sono per me una spesa ma un investimento, occorre promuovere l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole locali, a tutti i livelli dalle scuole primarie alle università, produrre materiale didattico ed informativo che possa essere utilizzato nei corsi di lingua, promuovere scambi culturali fra scuole ed università". Infine, Francesco Giacobbe ha sottolineato che bisogna coinvolgere tutto il network degli italiani all'estero costituito da organizzazioni come la Confederazione Italiani nel Mondo (CIM), la rete delle Camere di Commercio Italiane all'Estero, le istituzioni di rappresentanza delle nostre Comunità, i media in lingua italiana nel mondo, gli operatori turistici specie se di origine italiana. Occorre unire le energie e gli investimenti dello stato, delle regioni degli enti locali. "I nostri cittadini italiani nel mondo, oggi come nel passato possono contribuire alla nostra economia con risorse economiche dall'estero, rendiamoli protagonisti di questa nuova rinascita del Paese".