La commissione Esteri della Camera ha approvato la risoluzione da me presentata, assieme alla collega Angela Schirò, con la quale si impegna il Governo a procedere al rafforzamento e alla semplificazione dell'attività della rete dei consoli onorari nel mondo.
È la prima volta che queste figure, che svolgono un'utile funzione complementare del ruolo dell'amministrazione all'estero, a titolo gratuito e sotto il controllo del personale diplomatico e consolare, ricevono attenzione dal Parlamento e dal Governo e si possono giovare di alcuni impegni scaturiti da una proficua interlocuzione con i Sottosegretari Della Vedova e Di Stefano e con la stessa amministrazione del MAECI. Con questo atto, infatti, si favorisce un concreto riconoscimento della rete onoraria; si affronta la questione delle risorse previste per il sostegno della rete; si cerca di coprire i posti rimasti vacanti, a partire da quelli che hanno carattere di maggiore necessità; si valuta la possibilità di rendere più elastico il limite di età attualmente fissato a 70 anni; si semplificano gli adempimenti previsti per la rendicontazione; si cerca di anticipare i tempi di invio dei contributi. Naturalmente, si tratta di un atto che affronta solo uno dei diversi aspetti del necessario miglioramento dei servizi consolari, che è un obiettivo di assoluta urgenza e necessità. Ma non fare intanto i passi concreti che si possono fare per migliorare lo stato delle cose a beneficio dei connazionali, significa aprire le porte al tanto peggio tanto meglio, che non è nella nostra cultura politica e nella nostra etica pubblica. Per questo, abbiamo dovuto respingere le invasive e scorrette pressioni a non fare di un sindacato di categoria. Per questo, ancora, ringrazio la capogruppo Pd in Commissione esteri, On. Lia Quartapelle, e quanti hanno contribuito, in modo trasversale, al positivo risultato per la nostra rete onoraria.