Ci siamo, con il comprensibile nervosismo che aleggia intorno a noi, arriva il fatidico appuntamento del 15 maggio, data nella quale il CARSE ha deciso di fare partire il n. ZERO della “GIORNATA DEL SICILIANO NEL MONDO”. Un riconoscimento alla nostra emigrazione, che rappresenta una grave lacuna nella legislazione siciliana.
La Sicilia, infatti, è una delle regioni a maggior densità di emigrati, che hanno popolato i quattro angoli del mondo, oggi, oltre ai siciliani in possesso di cittadinanza e quindi iscritti all’AIRE, abbiamo una quantità di siculo discendenti, che superano l’attuale popolazione residente sull’Isola. Ecco perché ci è sembrato doveroso mettere mano a questo vuoto legislativo, organizzando la manifestazione di oggi, che vuole solo essere un richiamo all’attenzione di chi di dovere a prendere in considerazione la necessità di onorare i figli di questa nostra terra, tanto bella quanto sfortunata, che ancora oggi non riesce a soddisfare la esigenza di lavoro e di sviluppo che consenta ai nostri giovani di programmare qui il loro futuro. Questa giornata serve anche a raccogliere pezzi di quella eredità che ci viene dalle nostre associazioni, che a loro modo negli anni passati hanno cercato di porre rimedio a questo vuoto, organizzando manifestazioni ed incontri per parlare di emigrazione, di autonomia e di siciliani sparsi per il mondo. Sforzi fatti in passato, ma anche realtà che hanno preceduto questa nostra iniziativa, realtà che all’estero ricordano la giornata del siciliano nel mondo. Mi riferisco al Parlamento della provincia di Entre Rios, che ha dichiarato il quindici maggio giornata del siciliano nel mondo, che ricorda oggi con una manifestazione a Paranà, tanto voluta dalla Famiglia Siciliana di quella città, così come mi riferisco ad altre iniziative che in maniera sporadica ed alla spicciolata, ricordano questa nostra emigrazione. Da qui, l’esigenza di prevedere anche in patria questo doveroso ricordo, in una nazione che ha immortalato tante date importanti, quali ad esempio la giornata della memoria, la giornata della famiglia, la giornata del ricordo e via così. Perché no allora per la Sicilia ritenere giunto il momento di proclamare la Giornata del Siciliano nel Mondo, facilitando ad esempio l’iter parlamentare del disegno di legge di recente presentato che prevede la istituzione di questa ricorrenza? Noi, le associazioni del CARSE, stiamo cercando di fare la nostra parte, stiamo lanciando questa provocazione bonaria nel tentativo di dare soluzione definitiva a questo sogno che non è solo nostro. Detto questo, la parola e l’azione ora passa alla politica ed ai politici che hanno il potere e speriamo anche la volontà di fare quanto necessario per dare continuità a questo nostro sforzo di oggi. Salvatore Augello 15 maggio 2021