Si è rivelata un’idea vincente quella di organizzare, malgrado tutto, la giornata del siciliano nel mondo. Vincente sia per la partecipazione riscossa che per il contenuto del dibattito anche se con i tempi stretti scelti dagli organizzatori per non stancare i partecipanti.
Quella di sabato scorso, è stata una manifestazione fortemente voluta dal CARSE, che tra la soddisfazione degli organizzatori, ha riscosso un grande successo e suscitato grande interesse ed attenzione da parte di numerosi persone. E’ stato un vero peccato che le istituzioni hanno voluto perdere questa opportunità per rivolgere la loro attenzione a tanti siciliani da tempo dimenticati. Evidentemente alla base ci sta una sottovalutazione dell’iniziativa. Nessuna frase fatta, nessun accenno ai siciliani ambasciatori di cultura, così come nessun significato assumerebbe una delle frasi fatti che spesso recita pressappoco: “voi avete bisogno di noi, ma anche noi abbiamo bisogno di voi”. Il normale svolgersi della politica poi, è lì a smentire tutto ciò e si materializza in una grave e continuata dimenticanza di tanti siciliani. Il successo dell’Iniziativa a cui ho accennato? Lo si può riscontrare nei numeri. Circa 1000 visualizzazioni, 2.753 persone raggiunte. Sono numeri questi che compensano largamente l’impegno profuso dal CARSE per la riuscita della manifestazione. Per la prima volta, dopo tanto tempo, siamo riusciti ad aprire una finestra su un problema, quello dell’emigrazione siciliana, che da tempo rimane chiusa, forse soffocata dall’attenzione che richiedono i flussi sempre crescenti di immigrati. Tre gli emigrati che il CARSE ha deciso di premiare per questa edizione n. zero, premiati scelti dal mondo dell’associazionismo. Tre eccellenze che hanno dedicato il loro tempo e continuano a farlo ancora con sempre rinnovata passione. Stiamo parlando di Giuseppina Maietta (Area America del Nord e delle Americhe in generale), Cavaliere della Repubblica e presidente dell’Associazione degli Insegnati di Italiano Dell’America. Detentrice di diversi premi e riconoscimenti tra i quali quello della NIAF. Il secondo premiato è stato Giuseppe Cannata (Australia), presidenger della Famiglia Siciliana di Melbourne, fautore e dirigente della federazione che riuniva le associazioni siciliane dello Stato del Victoria, dal quale ha anche ricevuto nel 2009 la medaglia “Meritorium”. Sempre impegnato nel volontariato ha aiutato e continua ad aiutare i giovani dell’ultima emigrazione ad integrarsi nel mondo del lavoro e nel tessuto sociale ed associativo locale. Tra i premi ricevuti, anche quello dei Ragusani nel Mondo. Enzo Farinella è il terzo premiato scelto dal CARSE per l’area europea. Residente a Dublino, giornalista di lungo coso per avere per oltre venti anni collaborato con l’ANSA, scrittore e storico, autore di molte pubblicazioni. Da segnalare che i tre, magistralmente presentati ed intervistati dal moderatore Dr. Salvo Licastri fanno parte della quella consulta mai consultata e mai insediata, che si è autoconvocata nella seconda parte della manifestazione. Importante e densa di contenuto si è rilevata la seconda parte della manifestazione introdotta dallo scrivente, che ha dato voce ai numerosi consultori che hanno partecipato intervenendo nella discussione. Da tutti è stata sottolineata l’assenza delle Istituzioni non certo perché c’era la manifestazione organizzata giustamente dalla Presidenza della Regione, come ogni anno, perché la stessa si è svolta di mattina. Semmai, e duole davvero dirlo, questo sembra proprio un segnale negativo su come la si pensa su queste problematiche. Nel concludere la manifestazione, lo scrivente impegna il CARSE a successive iniziative che possono portare elementi nuovi nella discussione, proposte nuove di attività e quanto può essere riconosciuto utile per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo da tempo prefissati. Salvatore Augello 18 maggio 2021