Lunedì 24 maggio ho incontrato il Ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, On. Luigi Di Maio, per avere con lui, grazie alla sua disponibilità e cortesia, un nuovo scambio di idee su alcune pressanti tematiche riguardanti gli italiani all'estero.

Con il Ministro ho prima di tutto richiamato l'esigenza di un intervento urgente e prolungato nel tempo volto a superare la situazione di seria difficoltà in cui versano i servizi consolari per i connazionali e per le aziende impegnate in esperienze di internazionalizzazione. Sui mali tradizionali, dovuti soprattutto alla mancanza di personale, si sono riversate le limitazioni imposte dalle misure antipandemiche. In particolare, ho chiesto di valutare la possibilità che i prossimi provvedimenti finanziari possano prevedere risorse per nuove assunzioni di personale. Un secondo punto ha riguardato la condizione della rete associativa dopo che il fermo imposto dalla pandemia ha ridotto di fatto l'autonomia e le possibilità di sopravvivenza di molti di questi organismi, riducendone o annullandone i modesti ricavi legati ad eventi di incontro e intrattenimento. Il Ministro si è riservato di verificare la possibilità di trovare una soluzione compatibile con la limitata disponibilità di risorse e con la particolare natura giudica di questi sodalizi. Ho rappresentato infine al Ministro Di Maio l'esigenza di superare, come è accaduto per coloro che provengono dall'UE, la remora dei dieci giorni di quarantena per coloro che provengono da paesi, come gli Stati Uniti e il Canada, nei quali la morsa della pandemia su è allentata e i piani di vaccinazione hanno raggiunto dimensioni significative. Il Ministro ha rinviato in merito alle ordinanze del Ministro della salute e comunque ha fatto intendere che nelle prossime settimane vi dovrebbero essere novità almeno per i paesi facenti parte del G7. Ringrazio sentitamente il Ministro per la sua disponibilità e per l'impegno a cercare soluzioni concrete pur in presenza delle difficoltà che stiamo attraversando.