La programmazione delle ferie estive da parte dei nostri connazionali e il primo ritorno in Italia dopo il lungo periodo di sospensione della mobilità internazionale trovano nella situazione dei servizi consolari una remora pesante e difficile da superare.

I tempi degli appuntamenti con gli uffici consolari e del disbrigo delle pratiche si sono progressivamente dilatati, rendendo vano in molti casi il tentativo di rinnovare documenti indispensabili, come i passaporti e le carte di identità. La proroga al 30 settembre della validità dei documenti di identità non risolve la questione sia perché riguarda solo la funzione di identificazione delle persone e non quella dell’attraversamento delle frontiere sia perché nella maggior parte dei casi i primi appuntamenti disponibili con gli uffici sono concessi proprio per i mesi di settembre/ottobre. Su questa difficile situazione ho interrogato la Ministra dell’Interno per fare in modo che a coloro che avranno la possibilità di richiedere il rinnovo della carta di identità direttamente nei comuni di rispettiva iscrizione AIRE sia data la carta di identità elettronica, già in distribuzione in Europa. Questo per evitare inutili e costose duplicazioni e per fare in modo che i connazionali siano dotati di un documento richiesto per una serie di importanti adempimenti nei paesi di residenza, come l’accensione di un mutuo in banca, la richiesta di carte telefoniche e altro ancora. Ho rivolto la stessa interrogazione al Ministro degli esteri per sapere se non intenda mettere in campo uno sforzo straordinario per assicurare una più adeguata attivazione dei servizi consolari dopo le misure restrittive imposte dalla pandemia. La preoccupazione che accompagna l’offerta dei servizi ai connazionali mi ha indotto infine a partecipare all’incontro a distanza con i comitati di difesa dei consolati onorari delle isole Canarie, una realtà che vede una crescente presenza di italiani sia stabilmente residenti che presenti per ragioni turistiche. Nell’occasione, oltre a una sincera e doverosa solidarietà, ho espresso la mia completa disponibilità a cercare, assieme agli altri eletti all’estero presenti, le soluzioni più efficaci per rispondere alle esigenze di quei connazionali.