Sono molte le segnalazioni di nostri connazionali residenti in Nord America che lamentano il ritardo e la difficoltà nell'attivazione del sistema SPID nelle realtà di residenza. Anche se la sua adozione come sistema esclusivo di fruizione di servizi amministrativi è stata prorogata alla fine del 2022,
la situazione di grave pesantezza nel sistema di erogazione dei servizi consolari ai connazionali dovrebbe indurre ad accelerare l'entrata a regime dello SPID, a vantaggio sia degli utenti che dell'amministrazione. Per questo, sono nuovamente intervenuta sui dirigenti del MAECI sollecitando un impegno in tale senso. La risposta che cortesemente il Direttore della DGIT, Luigi Vignali, mi ha dato è che la Farnesina è in costante contatto con il Ministero per l'innovazione tecnologica e con l'Agenzia per l'Italia digitale per favorire questa transizione. La mancanza della tessera sanitaria, per esempio, il cui numero è richiesto per l'attivazione della richiesta dello SPID, può essere ovviata dal foglio dell'Agenzia delle entrate, vidimato dall'ufficio consolare. Cosa tutt'altro che semplice, mi permetto di aggiungere, considerato lo stato dell'attività dei consolati in questa fase. In ogni caso, gli interessati posso trovare informazioni sullo SPID ai seguenti link: https://www.spid.gov.it/ - https://www.spid.gov.it/a-chi-e-rivolto In ogni caso, la vera misura del reale avanzamento della questione sarà data dal riscontro di agibilità che i nostri connazionali avranno nei loro tentativi di accesso. Per quanto mi riguarda, non mancherò di sollecitare il Ministro Vittorio Colao allo scopo di verificare se e quando intenda destinare incentivi supplementari per gli identity provider più impegnati rispetto alla platea degli italiani all'estero.