Roma – focus/ aise - Nel corso dell'audizione con il Sottosegretario Benedetto Della Vedova di ieri, titolare della delega per gli italiani all'estero, avvenuta nel Comitato per gli italiani nel mondo della Camera, la deputata del Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca,

è “intervenuta per richiedere l'attenzione e l'intervento del governo su alcune questioni di forte sensibilità per i nostri connazionali”. “Prima di tutto - ha spiegato l’eletta all’estero - ho richiesto, come già fatto al Ministro Di Maio e con la presentazione di un emendamento all'ultimo decreto, un intervento immediato e straordinario per ripristinare l'efficienza degli uffici consolari, dai quali i connazionali non riescono ad avere risposte in tempi ragionevoli, né per gli appuntamenti né per il disbrigo delle pratiche. Anche per le difficoltà di avere servizi elementari in tempi utili dalla rete estera, ho poi sollecitato una accelerazione della possibilità di accedere al sistema SPID in Nord America, dove i connazionali incontrano ancora molte difficoltà ad attivare la loro identificazione”. “Ho sollecitato - ha aggiunto - maggiore attenzione sulla situazione di seria crisi in cui si trovano molte associazioni italiane a causa del prolungato fermo delle loro attività, unica forma di auto-sostentamento. A questo proposito ho chiesto la costituzione di un fondo di ristoro per evitare la perdita di questi essenziali promotori di italianità El mondo”. Infine, la deputata è “tornata sull'ormai annosa questione dell'accordo con il Québec sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida, che dopo una serie di scambi di documenti tra le parti, speriamo si possa finalmente chiudere a seguito della risposta che dovrà dare il nostro ministero dei trasporti. Il Sottosegretario Della Vedova, a questo proposito, ha promesso il suo interessamento che si aggiunge a quello di tutti gli altri soggetti che ho finora sollecitato”. “Gli italiani nel mondo scontano per primi alcuni ritardi della burocrazia italiana. Sia perché vivono spesso in paesi dove i servizi pubblici sono già digitalizzati e più accessibili, sia perché, abitando all’estero, non hanno la possibilità di recarsi personalmente negli uffici pubblici per risolvere eventuali pratiche in sospeso. Ecco perché insieme al collega di Italia Viva, Massimo Ungaro (eletto in Europa, ndr), abbiamo presentato una serie di emendamenti specifici al decreto Semplificazioni alla Camera. Con i quali puntiamo a risolvere alcune questioni semplici e molto pratiche”. Lo dichiara la senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini. “A partire dall’emissione della carta di identità elettronica anche presso il Comune di residenza in Italia, esattamente come avveniva con il documento cartaceo - ha aggiunto la senatrice a nome anche del collega deputato -. In maniera tale da alleggerire i consolati dal carico di lavoro già molto elevato al quale devono far fronte. L’invio di personale temporaneo presso i Consolati così da superare i ritardi accumulati causa COVID. Uno specifico emendamento è poi finalizzato alla riduzione del numero delle firme necessarie per la presentazione di liste alle elezioni Comites. Le firme andrebbero infatti raccolte di persona su territori molto estesi. Un’ipotesi non praticabile, con una mobilità ancora in parte limitata e il rischio di contagio legato alle varianti”. “E ancora, con un ulteriore emendamento si richiede che per l’emissione dello Spid non sia necessario un cellulare italiano o un indirizzo in Italia a chi risiede all’estero. È ancora che si promuovano all’estero le misure da noi introdotte per l’attrazione di capitale umano in Italia. Infine, un ultimo emendamento è dedicato alla possibilità di modificare il proprio indirizzo di residenza Aire senza dover necessariamente rientrare nel Comune italiano. Una pubblica amministrazione più semplice è uno degli obiettivi fondanti di Italia Viva. Ecco perché, nel decreto Semplificazioni, ci siamo impegnati per fare in modo che lo Stato sia accessibile a tutti. In Italia e all’estero” hanno concluso Garavini e Ungaro. “Lo stato dei servizi consolari è ormai insostenibile per un paese che vuole riaprirsi ai rapporti con il mondo e rilanciare i suoi interessi in campo internazionale. I connazionali non riescono ad avere risposte in tempi accettabili nemmeno per gli adempimenti più necessari ed urgenti, quali il rinnovo di un passaporto o di una carta d’identità. Senza contare le lentezze con cui procedono il rilascio carta di identità elettronica e l’entrata a regime del sistema SPID per gli italiani all’estero. È questo il richiamo che ho sentito di dover ribadire, dopo averlo già fatto in Aula il 16 giugno, nel Comitato per gli italiani nel mondo della Camera dei Deputati in occasione dell’audizione del sottosegretario Benedetto Della Vedova titolare delle deleghe per le materie che ci interessano”. A scriverne è stata la deputata del Pd eletta in Europa, Angela Schirò, in una nota di oggi. “La piena operatività del sistema dei servizi della nostra rete estera è diventata la vera priorità tra gli interventi per gli italiani all’estero - ha aggiunto l’eletta all’estero -. Alla cronica carenza di personale, alla quale solo in parte si è posto rimedio con i recenti concorsi, si sono aggiunte le limitazioni dovute alle turnazioni e altre restrizioni imposte dalla pandemia. La situazione, ripeto, è diventata insostenibile come emerge da un semplice ascolto delle voci e delle proteste che provengono da ogni area del mondo”. “È necessario, dunque, procedere al più presto con un piano straordinario di interventi volti a riattivare i consolati e a riassorbire il pregresso che si è accumulato - ha proseguito ancora -. Più personale, più digitalizzazione, più semplificazione: sono queste le leve da muovere con urgenza per superare una situazione che nega i diritti ai cittadini italiani che risiedono all’estero e rallenta la ripresa del paese”. (focus\ aise 27/06/2021)