(SA) - Tempi di bilanci per chi avrebbe potuto fare e non ha fatto. Non si può non essere d’accordo con il segretario generale del CGIE Michele Schiavone, quando afferma in una sua intervista rilasciata a Gente d’Italia che abbiamo pubblicato a parte il 21 giugno scorso, che così recita:
“Con un sottosegretario nato e cresciuto all’estero, forse ci siamo illusi, ma abbiamo perso una grande occasione”. Parole sante, se si pensa che per circa tre anni questo eletto all’estero ha avuto la possibilità di intervenire per sostenere aiuti e modifiche in favore delle comunità italiane all’estero ed invece oggi presenta un bilancio negativo. I suoi roboanti annunci di conquiste, si sono esauriti in continui comunicati di visite all’estero presso le comunità e le associazioni che spesso e volentieri si concludevano con la nomina di coordinatori del suo movimento. Un movimento che oggi cerca di sollevare un grande polverone per sviare l’attenzione degli emigrati dai risultati non raggiunti, ma anche dalle manovre politiche che sottolineano, a nostro avviso, anche una lotta interna al movimento. Forti sospetti destano infatti i comportamenti all’interno del movimento, dove i colonnelli sembra abbiano aperto una competizione interna per capire chi e come sopravvivere in un struttura dove l’aumentato numero di aspiranti a conferme in parlamento ed a legittime aspettative di chi è stato fuori dalla porta in paziente attesa che ora ritiene sia arrivato il momento di entrare nel tempio della politica italiana. Bisogna anche fare il conto con uno spazio ridotto dal taglio dei parlamentari, che gli eletti all’estero non hanno avuto la forza di contrastare con successi e che i partiti hanno votato con una maggioranza bulgara che comprende anche gli eletti all’estero con l’eccezione di Angela Schirò che si è astenuta. Favorevoli anche deputati e senatori del MAIE, per non compromettere lo scranno di sottosegretario del suo fondatore. Una riduzione che ancorché andasse condivisa, bisognava fosse anche una occasione (purtroppo persa) per ridiscutere la disparità di rappresentanza tra un eletto all’estero ed un eletto in patria. Un movimento che oggi, non avendo più alcun ruolo nel governo, oltre che nel parlamento, minaccia di lasciare la maggioranza. Vuole forse passare all’opposizione per ricostruire una dubbia verginità politica? Il cambio di rotta vuole rappresentare un inizio di una lunga ed estenuante campagna elettorale per spiegare sia le cose non fatte che quelle fatte? Si vogliono forse offrire agli elettori obiettivi contro i quali canalizzare il loro scontento e la delusione per avere votato un movimento che oggi presenta un bilancio ampiamento in passivo? Così a nostro avviso si spiega quello che sta succedendo all’interno del movimento, che oggi applica il vecchio metodo del polverone che distrae e nasconde tutto. Un metodo sempre in acquato e che spunta fuori quanto meno te lo aspetti o quando c’è da nascondere, insuccessi, insufficienze o semplicemente scarso interesse verso i veri obiettivi di rappresentanza per cui gli elettori mandano i loro rappresentanti in parlamento. Ecco allora che spunta un attivismo inaspettato quando ritardatario, interesse verso problematiche che magari altri hanno già risolto, spuntano messaggi anche anonimi, attacchi verso avversari fantomatici, confusione e confusione a piene mani. Un metodo che apre in questo caso, a nostro modesto avviso, come prima accennato, anche uno scontro tra colonnelli scontenti magari di come si privilegiano alcuni a danno di altri e così via. Purtroppo siamo solo all’inizio ed ancora ne vedremo delle belle, in un movimento che avverte la terra mancargli sotto i piedi. Un movimento dall’agilità di un funambolo che salta da una formazione all’altra, che crea e disfà gruppi a seconda della necessità. Un movimento che presenta un grosso fallimento di quella operazione che andò sotto il nome dei “responsabili” e di tanti altri appellativi a seconda di chi si univa nell’avventura per salvare Conte, alla fine naufragata miseramente determinando anche lo sfaldamento del gruppo. Alcuni però sono rimasti nel MAIE ed è chiaro che richiederanno la rielezione, restringendo ancora di più lo spazio per gli antichi colonnelli, che intanto come i famosi polli di manzoniana memoria si beccano tra di loro. La campagna rischia di essere lunga ed estenuante e siamo davvero curiosi di vedere come devolve e come finirà. Intanto, in appendice a questo articolo, pubblichiamo anche un sunto dche fa vedere come Vikipedia descrive questo eletto all'estero.
COSI’ SU VIKIPEDIA VIENE DESCRITTO IL FONDATORE DEL MAIE
Circoscrizione estera di elezione: AMERICA MERIDIONALE
Nato il 25 maggio 1962 a Buenos Aires (Argentina) Residente a Buenos Aires (Argentina) Professione: Imprenditore, docente universitario, giornalista
Incarichi, cariche e titoli al momento della candidatura: Presidente MAIE Elezione: 4 marzo 2018 Proclamazione: 16 marzo 2018 Membro Gruppo Misto (MAIE) Membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro)
Mandati
• XV Legislatura Camera
• XVI Legislatura Camera
• XVII Legislatura Camera
• XVIII Legislatura Senato
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Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura Governo Conte-I:
Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale dal 13 giugno 2018 al 4 settembre 2019 Governo
Conte-II: Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale dal 13 settembre 2019 al 12 febbraio 2021
Gruppo Misto : Membro dal 27 marzo 2018 al 25 gennaio 2021 (PSI-MAIE-USEI, fino al 3 giugno 2018) (dal 6 aprile 2018 la componente assume la denominazione PSI-MAIE)
- dal 4 giugno 2018 al 25 gennaio 2021 appartiene alla componente MAIE (dal 15 gennaio 2021 la componente assume la denominazione MAIE-Italia 23)
Gruppo Europeisti-MAIE-Centro Democratico :Membro dal 26 gennaio 2021 al 28 marzo 2021
Gruppo Misto : Membro dal 29 marzo 2021 (MAIE, dal 31 marzo 2021)
4ª Commissione permanente (Difesa): Membro dal 21 giugno 2018 al 5 febbraio 2021 (sostituito da Maurizio BUCCARELLA fino al 4 settembre 2019)
(sostituito da Maurizio BUCCARELLA dal 25 settembre 2019 al 2 novembre 2020)
(sostituito da Tommaso CERNO dal 3 novembre 2020 al 5 febbraio 2021)
6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro): Membro dall'8 aprile 2021 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita'): Membro dal 5 febbraio 2021 all'8 aprile 2021