L’ingresso gratuito per tre anni nei musei e nei siti archeologici di pertinenza dello Stato, disposto a beneficio degli italiani all’estero iscritti all’AIRE a seguito dell’approvazione di un emendamento alla legge di bilancio 2021, a firma La Marca e Schirò,
riguarda naturalmente le istituzioni a gestione statale. Nel nostro ordinamento, tuttavia, ne restano esclusi i musei e i siti archeologici gestiti dalle Regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia) e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Per questo, ci siamo rivolte ai Presidenti delle Regioni a statuto speciale e delle due Province autonome perché valutino l’opportunità e l’urgenza di consentire l’ingresso gratuito anche nei musei e nei siti archeologici di loro pertinenza. Non ci sarebbe ragione, infatti, di escludere da questa misura coloro che vorranno visitare queste per altro magnifiche regioni e di escludere alcuni territori dai benefici di un efficace incentivo per il turismo di ritorno. La distinzione, tra l’altro, pur fondata su obiettivi presupposti amministrativi, sarebbe di difficile comprensione per gli italiani all’estero, che guardano all’Italia come a un riferimento unitario e omogeneo. Nello stesso tempo, stiamo insistendo con i Ministri della Cultura e del Turismo affinché rendano quanto più possibile semplice e fluido l’ingresso con una circolare che chiarisca le modalità di attestazione dell’iscrizione all’AIRE. A tale proposito, ricordiamo che l’attestazione di iscrizione AIRE può avvenire esibendo una carta di identità da cui risulti la residenza all’estero, una dichiarazione del comune di riferimento in Italia o anche un’autocertificazione in cui si dichiari l’iscrizione nell’elenco AIRE.
Le deputate PD: Francesca La Marca, Ripartizione Nord-Centro America - Angela Schirò, Ripartizione Europa