Il Governo si impegna ad assicurare il rilascio della carta di identità, sia in formato elettronico (CIE) che cartaceo, ai connazionali che ne facciano richiesta nei rispettivi comuni di iscrizione negli elenchi AIRE.

È questo il risultato dell’accoglimento dell’ordine del giorno che ho presentato, assieme alle colleghe La Marca e Quartapelle, in occasione dell’approvazione del Decreto legge Semplificazioni, approvato venerdì 23 luglio alla Camera. È un’iniziativa che si è resa necessaria a seguito della situazione di estrema difficoltà nella quale è incorsa la rete estera per le restrizioni imposte dalle misure di contrasto alla pandemia da Covid-19, una difficoltà che si è cumulata con quella di più lunga decorrenza dovute alla carenza di personale a causa del decennale blocco del turnover. I tempi di attesa degli appuntamenti nei consolati si sono gravemente dilatati e si sono formati arretrati che non sarà facile smaltire. Per quanto ci riguarda, continuiamo a lavorare per un intervento straordinario e mirato che sblocchi la situazione, ma nel frattempo va colta ogni occasione, come abbiamo cercato di fare, per alleggerire e semplificare il lavoro nei consolati. Il fatto poi che si possa ricorrere anche ai comuni di iscrizione AIRE per il rilascio della carta di identità elettronica, rilasciata all’estero purtroppo con ritmi molto lenti, può consentire di aiutare tante persone che ne hanno bisogno per tutta una serie di adempimenti, per i quali in alcuni paesi, come la Germania, essa è richiesta. Non mancherò di seguire il percorso ulteriore perché l’impegno oggi assunto dal Governo trovi veloce e lineare applicazione da parte dei comuni.